Cultura
M.O. Israele vieta visita a Basilica Natività a inviato del Papa
L'inviato speciale di Papa Giovanni Paolo II, cardinale Roger Etchegaray, non potrà entrare nella Basilica della Natività, a Betlemme
di Redazione
L’inviato speciale di Papa Giovanni Paolo II, cardinale Roger Etchegaray, non potrà entrare nella Basilica della Natività, a Betlemme, da un mese assediata dai militari israeliani che pretendono la consegna delle decine di miliziani palestinesi asserragliati insieme a numerosi religiosi. Il ‘no’ alla visita del prelato, impegnato in una serie di colloqui per sbloccare la crisi che ha coinvolto uno dei luoghi più sacri del cristianità, è stato dato dal vertice delle Forze armate israeliane. Etchegaray è stato ricevuto questa mattina dal presidente israeliano Moshe Katzav il quale ha proposto che i circa 150 palestinesi che hanno trovato rifugio nella Basilica e nell’adiacente chiesa di Santa Caterina escano all’esterno del complesso e si facciano identificare dai militari che tratterranno soltanto i soggetti ricercati dalle forze di sicurezza. Katsav ha anche proposto, in alternativa, che i ricercati siano trasferiti in una dipendenza della Basilica e che i negoziati per la soluzione dell’assedio proseguano con i loro rappresentanti. Dopo l’incontro con il presidente israeliano, il cardinale si è riunito in preghiera con i frati francescani nel convento di San Salvatore. Successivamente il padre superiore del convento, lo spagnolo Artemio Vitores, si è riunito con l’inviato del pontefice cui ha ripetuto la drammaticità della situazione alla Chiesa della Natività. “Siamo sull’orlo di un precipizio. Non c’è da mangiare e le energie delle circa 200 persone che sono li’ dentro iniziano a venire meno. Temiamo il peggio”, ha detto il religioso che ha rivolto anche una appello alla Spagna, presidente di turno dell’Unione europea, affinché intervenga per risolvere la crisi alla Chiesa della Natività. “Non li si può lasciare morire di fame”, ha detto Vitores.
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