Cultura

M.O.: frati Betlemme, siamo tra due fuochi

Parla padre Ibrahim, il vice parroco della Basilica della Natività: «C'è una pausa negli scontri»

di Giampaolo Cerri

«Adesso la situazione sembra essere tranquilla ma siamo tutti in grave pericolo». Padre Ibrahim, francescano, vice parroco della basilica della Natività, ha lanciato un appello attraverso il “Sir-Servizio Informazione Religiosa” della Chiesa Italiana: «Le scorte di cibo – dice – sono terminate e non possiamo uscire. L’unica cosa che possiamo fare è attendere che i palestinesi lascino il convento e che gli Israeliani vadano via da Betlemme». Purtroppo, aggiunge, «i Palestinesi non hanno alcuna intenzione di uscire da qui. Sono oltre duecento e tutti armati, tra di loro ci sono civili e regolari. Per tre giorni hanno dormito nella basilica della Natività ma dopo che la porta sud è stata sfondata dall’esercito israeliano, si sono ritirati nel convento dove con i 40 frati. Ci sono stati degli scontri ma non ci risultano morti o feriti». «Noi religiosi siamo in mezzo a due fuochi», continua p. Ibrahim che ha riferito al Sir di essere in contatto con il Patriarca di Gerusalemme, con il Nunzio apostolico e con il Custode di Terra Santa. «Tutti – conclude – stanno lavorando alla soluzione di questo problema ma è difficile, nel convento ormai non c’e’ piu’ un posto sicuro»


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