Secondo una prima ricostruzione fornita dalla radio israeliana, una bomba e’ esplosa poco dopo le tre del pomeriggio (ora locale) al passaggio di un autobus blindato vicino all’ingresso dell’insediamento di Immanuel. Uomini armati nascosti nei pressi hanno poi aperto il fuoco sui passeggeri che fuggivano dall’autobus. Sono stati colpiti anche i passeggeri di una automobile. L’autobus era partito dal quartiere ultra ortodosso di Bnei Brak a Tel Aviv. Il 12 dicembre, dieci israeliani sono stati uccisi in una imboscata simile contro un autobus all’ingresso dello stesso insediamento, abitato da ebrei ultra ortodossi. Anche questo attentato viene perpetrato nell’imminenza di una importante occasione diplomatica per rilanciare il dialogo; oggi si riuniscono a New York i rappresentanti del “quartetto”, ossia di ONU, Unione Europea, Stati Uniti e Russia, per rilanciare il dialogo ed il processo di pacificazione del Medio Oriente. Anche oggi, come a dicembre, prima di aprire il fuoco con raffiche di armi automatiche sui viaggiatori dell’autobus e su altri automezzi in transito, gli aggressori hanno fatto scoppiare una mina innescata lungo la strada. L’autobus, proveniente da Tel Aviv, era diretto a Emmanuel, un insediamento popolato prefalentemente da ebrei ultra-ortodossi.
