Mondo

M.O. Appello di Amnesty ai gruppi armati palestinesi

Amnesty International ha denunciato che dall’inizio dell’intifada di Al Aqsa almeno 350 civili, la maggior parte dei quali israeliani

di Redazione

In un rapporto reso pubblico oggi a Gaza, Amnesty International ha denunciato che dall?inizio dell?intifada di Al Aqsa almeno 350 civili, la maggior parte dei quali israeliani, sono stati uccisi in oltre 128 attacchi compiuti da gruppi armati e singoli individui palestinesi. ?Senza distinzione: attacchi contro i civili da parte dei gruppi armati palestinesi? e? il settimo rapporto sulla situazione dei diritti umani nella regione pubblicato da Amnesty International dal settembre 2000. ?Qualunque sia la causa per la quale si combatte, non puo? mai esserci una giustificazione per attacchi contro i civili? ha dichiarato Amnesty International. Tra le vittime di questi attacchi figurano neonati di soli cinque mesi di vita e persone anziane: come Chanah Rogan, di 90 anni, uccisa nell?attentato ad un hotel di Netanya durante la celebrazione della Pasqua, il 27 marzo di quest?anno. La maggior parte delle vittime, 184 su 350, sono state uccise nel corso di attacchi suicidi compiuti all?interno di Israele. I gruppi armati palestinesi sostengono di avere numerose ragioni per attaccare la popolazione civile israeliana, dalla rappresaglia contro le uccisioni dei civili palestinesi alla lotta contro l?occupazione; e? stato anche detto che i coloni israeliani non devono essere considerati obiettivi civili o che uccidere i civili e? il solo modo per ottenere un risultato contro un avversario potente. Secondo il diritto internazionale, non puo? esservi alcuna giustificazione per gli attacchi contro la popolazione civile: si tratta di atti contrari ai principi fondamentali di umanita? previsti dal diritto internazionale, che dovrebbero essere applicati sempre e in tutte le circostanze. Amnesty International condanna senza riserve gli attacchi contro i civili, qualsiasi ragione i responsabili adducano per giustificare le loro azioni. ?I civili non devono essere colpiti, né in nome della sicurezza né in nome della liberta?. Ci appelliamo ai capi dei gruppi armati palestinesi affinché pongano fine agli attacchi contro civili, subito e senza condizioni? ha affermato Amnesty International. L?organizzazione per i diritti umani esorta l?Autorita? Palestinese ad arrestare e a consegnare alla giustizia coloro che ordinano, preparano o eseguono attacchi contro civili. L?Autorita? Palestinese e Israele hanno il dovere di adottare misure per prevenire tali attacchi. Tali misure devono sempre rispettare gli standard internazionali sui diritti umani. Amnesty International si rivolge anche a Israele, affinché assicuri che tutte le sue azioni contro gruppi armati e singoli individui sospettati di essere coinvolti in attacchi contro i civili siano condotte secondo le disposizioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale. Amnesty International chiede alla comunita? internazionale di aiutare l?Autorita? Palestinese a migliorare l?efficacia del proprio sistema giudiziario e il suo adeguamento agli standard internazionali sui diritti umani, in particolare mettendo a disposizione esperti per fornire suggerimenti o supervisione sulle inchieste riguardanti attacchi contro i civili e sulle procedure legali da avviare contro i responsabili. Un crescente numero di palestinesi ritiene che prendere a bersaglio i civili sia moralmente sbagliato. Amnesty International apprezza queste ed altre espressioni di pubblica condanna nei confronti degli attacchi contro i civili e sollecita i palestinesi e la popolazione di ogni parte del mondo a premere sui gruppi armati affinché pongano fine agli attacchi contro i civili.


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