Mondo

M.O. a Natale Betlemme blindata ma senza coprifuoco

Restano ancora imponenti le misure di sicurezza, anche se l'esercito ha assicurato che dalla Messa del Gallo della Vigilia sara' tolto il coprifuoco.

di Paul Ricard

Nella Piazza del Presepe, a Betlemme – la citta’ natale di Cristo, 8 chilometri a sud di Gerusalemme – tutto e’ pronto per i riti natalizi, quest’anno in tono minore rispetto al passato per via dell’occupazione israeliana. Restano ancora imponenti le misure di sicurezza, anche se l’esercito ha assicurato che dalla Messa del Gallo della Vigilia sara’ tolto il coprifuoco. Non e’ chiaro invece quale sara’ alla fine il dispiegamento delle forze, ma l’esercito assicura che sara’ garantita liberta’ di culto. L’ingresso in citta’ sara’ consentito a tutti gli arabi della comunita’ cristiana di Israele, Gerusalemme Est e agli stranieri in gruppi organizzati; mentre e’ ancora incerto se sara’ consentito l’ingresso a Betlemme ai palestinesi cristiani di Cisgiordania e Gaza. Di sicuro, per il secondo anno consecutivo non ci sara’ Yasser Arafat, rimasto confinato a Ramallah, su precisa imposizione di Israele; e stasera, dopo l’accesione delle luci su un ulivo, simbolo di ‘pace e fratellanza’, il presidente dell’ANP incontrera’ politici palestinesi e religiosi cristiani ai quali leggera’ un messaggio di saluto. A Gaza risiedono circa 3.500 palestinesi cristiani, mentre altri 35.000 circa vivono in Cisgiordania. Il resto dei cristiani in Terra Santa – in totale circa 110.000, per la stragrande maggioranza componenti della comunita’ arabo-israeliana – risiedono nei limiti riconosciuti dello Stato di Israele; i crisiani sono anche la maggior parte dei circa 200.000 operai stranieri che risiedono nel Paese (tra i quali circa 35-45.000 latino-americani e migliaia di filippini). In serata, e’ prevista una riunione tra gli alti comandi dell’esercito a Betlemme e le autorita’ ecclesiastiche, per ultimare i dettagli dell’ingresso di pellegrini in citta’. “(In quell’ocasione) – ha anticipato il superiore del convento francescano di San Salvador, padre Artemio Vitores – diremo che Israele deve fare uno sforzo per non urtare le sensibilita’, perche’ in questo momento l’intero mondo cristiano guarda a Betlemme”. Il fracescano si e’ detto ottimista sul fatto che non verranno imposte restrizioni al passaggio di quei pellegrini che vorranno lasciare l’automobile dal lato militare israeliano ed entrere a piedi, per poi proseguire in taxi fino alla Piazza del Presepe e alla Basilica della Nativita’.

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