Cultura

Luxuria: online istigazione alla violenza contro di me

Sul social network è apparso il gruppo “Abbattiamo - Vladimir Luxuria”

di Redazione

“Su Facebook è comparso un gruppo di discussione che fin dal titolo, ‘Abbattiamo – Vladimir Luxuria’, è una vera e propria istigazione alla violenza contro di me”. Lo riferisce la stessa Luxuria all’Adnkronos, sottolineando che il gruppo riporta il nome del fondatore. Fra i commenti affissi frasi quali “alla ghigliottina sto c…o di schifo”, “non ci farei nemmeno il sapone”, “c’è solo da sperare che l’Aids arrivi anche per lui/lei”. Non mancano anche le affermazioni ‘a difesa’, la più recente si conclude con le parole “…siete solo dei fascisti maleducati”.

“Cose analoghe mi erano successe un po’ di tempo fa, quando ero in Parlamento, e i gruppi in questione erano stati bloccati dalla Polizia Postale”, ricorda Luxuria, sottolineando infine che “il verbo ‘abbattere’ rivolto a una persona è inquietante, si abbattono le bestie, gli edifici”.

”Ci occuperemo anche di questo caso. Non è un fenomeno che riguarda solo Luxuria” dice all’Adnkronos Sabrina Castelluzzo, responsabile sezione crimini informatici del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. ”In passato – ricorda il vice questore aggiunto – ci sono stati perfino gruppi nati sul noto social network per Sarah Scazzi o Pietro Taricone. Spesso lo scopo di certi individui è solo attirare l’attenzione e provocare la discussione. Il fenomeno è conosciuto come ‘effetto trolling’: chi pubblica queste pagine si comporta come un ‘troll’, lo gnometto odioso che, attraverso messaggi irritanti, stuzzica altri soggetti alla discussione”.

Solidarietà a Luxuria e ”sostegno per le sue battaglie civili e per la sua carriera di artista” ha espresso Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia. ”Il fondatore del gruppo – fa notare Mancuso – non è il solito militante o simpatizzante dell’estrema destra ma se si va a leggere sulla sua bacheca si scopre che appoggia la campagna per far pagare l’Ici alla Chiesa, le class action contro Berlusconi, e così via”.

”Oltre naturalmente a chiedere la chiusura di questo gruppo – rimarca il presidente di Equality Italia – ci chiediamo come sia possibile che l’odio nei confronti di una personalità come Luxuria, transgender, già parlamentare, attiva da sempre per la promozione dei diritti umani, possa essersi diffuso tra persone che si considerano di sinistra”.

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