Politica

L’utopia sociale di Ségolèn

Il dopo chirac: le sorprese e i sogni del programma della candidata socialista. Aumento del salario minimo, tutoraggio pagato per i giovani in cerca di lavoro ...

di Redazione

Lo slogan di una Francia «più giusta» e «più forte» lanciato da Ségolène Royal non è più una ?scatola vuota?: infatti la candidata socialista alle elezioni presidenziali del 22 aprile ha presentato le sue ?cento proposte? di governo. Molte delle quali si sforzano di dare risposte concrete ai giovani, specialmente a quelli delle banlieue e ai milioni di disoccupati e precari, sempre più disperati ed esclusi da ogni possibilità di crescita, sia sociale che economica.

Ma quali sono le proposte più interessanti della Royal per l?elettorato maggiormente indeciso in questo momento chiave della campagna elettorale, ovvero i giovani e le persone in seria difficoltà sul mercato del lavoro?

Innanzitutto l?aumento significativo del salario minimo, che il programma della candidata socialista si propone di portare entro il 2012 a 1.500 euro mensili, contro i 1.250 di oggi. Poi la creazione della Sécurité sociale professionnelle, uno strumento per i disoccupati che riceverebbero il 90% del loro ultimo stipendio, a patto di seguire per un anno corsi di mobilità professionale e di partecipare a dei job center per la ricerca di un nuovo lavoro. Il modello a cui si fa riferimento è quello della cassa integrazione, ispirata all?esempio austriaco di fondazione.

Il terzo punto saliente del programma Royal prevede l?implementazione di offerte d?impiego, di formazione o di tutoraggio pagato per i giovani dopo sei mesi di disoccupazione. In sostanza il riconoscimento per legge di un vero e proprio diritto all?occupazione. Altre misure socialmente rilevanti, tra le ?cento proposte? di Ségolène, sono la creazione di 500mila nuovi posti di lavoro nelle regioni francesi, tutti sovvenzionati dalle autorità pubbliche sul modello di quanto già sperimentato nelle amministrazioni a guida socialista, un ?reddito di solidarietà attiva? che faccia del welfare un incentivo all?inclusione lavorativa e l?elaborazione di nuove figure professionali per i genitori in difficoltà, gli ?emplois-parents?, affinché si possano prendere cura dell?educazione scolastica dei figli.

Nel documento di 18 pagine consegnato alla stampa dallo staff della Royal – una sintesi delle oltre 600 pagine che compongono il programma della candidata socialista – non mancano altre proposte imperniate sulla necessità di una maggiore coesione sociale. Agli immigrati extracomunitari, per esempio, la Royal ha promesso di concedere il diritto di voto per le elezioni locali a chi potrà dimostrare di risiedere da almeno cinque anni in Francia. La candidata socialista, inoltre, si propone di introdurre l?uguaglianza dei diritti per le coppie omosessuali, migliorando i Pacs già esistenti, ma nel merito dà indicazioni piuttosto vaghe.

La ?nouvelle République? che la Royal ha promesso di costruire in caso di vittoria ha senz?altro i contorni più definiti. Ma ora il dibattito in Francia si è spostato sul versante finanziario, dal momento che tutti si chiedono: da dove prendere i soldi per realizzare le ?cento proposte?? A questa domanda, prima del 22 aprile, Ségolène dovrà dare una risposta.


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