Politica

L’uomo della cooperazione

Ministero a sorpresa per Riccardi. Servirà al rilancio?

di Redazione

«Io conosco il non profit soprattutto per quanto riguarda le ong. Ebbene, mi sembra di vedere una crescente autoreferenzialità, vedo troppe istituzioni che vivono per alimentare se stesse, dimenticando quegli angoli del mondo dove milioni di uomini vivono schiacciati dalla povertà», così aveva detto Andrea Riccardi in una recente intervista a Vita. «Non voglio scandalizzare, voglio solo indurre una riflessione. La cultura del sociale diventa decisiva se implica innovazione e coinvolgimento». Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e certamente uno dei testimoni più ascoltati del cattolicesimo sociale è stato nominato oggi Ministro senza protafoglio alla cooperazione internazionale.  Una scelta molto indicativa da parte del neo presidente del Consgilio Monti, dopo anni in cui la cooperazione internazionale è stata emarginata dalla poltica. «La Seconda Repubblica non è mai nata», aveva detto in una recente intervista Riccardi. «Eppure si ha la sensazione che stia morendo. Si è passati dalla Repubblica dei partiti a quella della tv e dei talk-show. Non dico sia tutto da buttare. Abbiamo l’ euro. Ma non abbiamo più fiducia nell’ Europa: e come possiamo reggere il passo di Cina e India con le navicelle degli Stati europei? Benedetto XV diceva che le nazioni non possono morire».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA