Famiglia

L’Unicef piange la morte di Peter Ustinov

"Con la sua morte - ha dichiarato il direttore generale di Unicef - i bambini di tutto il mondo hanno perso un amico sincero"

di Redazione

L?Unicef piangela morte dell?attore e scrittore Sir Peter Ustinov, deceduto in Svizzera all?età di 83 anni. Per 35 anni Sir Peter Ustinov è stato Goodwill Ambassador dell?Unicef. ?Con la morte di Sir Peter Ustinov, i bambini di tutto il mondo hanno perso un amico sincero?, ha dichiarato il direttore generale dell?Unicef Carol Bellamy: ?Sir Peter aveva un modo di fare magico con i bambini, e un modo unico di portare i loro problemi all?attenzione dell?opinione pubblica mondiale: per anni è stato uno dei partner più amati ed efficaci dell?Unicef, un uomo che ha esemplificato il principio che una sola persona può fare una grande differenza. Ci sono pochi angoli al mondo dove non si sia recato per promuovere e difendere i diritti dei bambini, e sono poche le comunità che non hanno tratto beneficio dalla sua attenzione?. Nominato Goodwill Ambassador nel 1968, Ustinov ha dato seguito al suo volontario impegno con il consueto zelo. I suoi viaggi in nome dell?Unicef lo hanno portato, tra i vari paesi, in Cina, Russia, Myammar, Cambogia, Kenya, Egitto e Tailandia. Ustinov ha esercitato una pressione costante sui governi, affinché riconoscessero i diritti di tutti i bambini e le bambine, impegnando la sua fama, la sua persuasività e il suo intelligente umorismo negli innumerevoli eventi pubblici che hanno permesso di raccogliere centinaia di milioni di dollari per i programmi dell?Unicef. Peter Ustinov parlava 8 lingue, ma il suo vero dono era la capacità di comunicare con i bambini. E se non poteva parlare con loro, riusciva sempre a farli ridere; Ustinov non si recava dai bambini solo per visitarli, bensì per coinvolgerli: in Kenya è andato con loro in bicicletta, in Egitto ha giocato con loro a ping-pong, in Cina li ha vaccinati, ha danzato in Cambogia e Tailandia. Il filmato della sua storica visita ai progetti per l?istruzione in Cina, nel 1986 e quello della visita nel 1993 agli ospedali, rifugi, e centri d?assistenza della Russia hanno richiamato l?attenzione di milioni di persone sulle sofferenze dei bambini in entrambi i paesi. ?Sir Peter non perse mai la convinzione che il mondo si può cambiare, e che perfino i bambini costretti a vivere nelle condizioni più drammatiche possono avere un futuro migliore?, ha affermato Carol Bellamy: ?Ci mancherà terribilmente, ma terremo viva la sua memoria nel modo migliore che conosciamo: emulando il suo incrollabile impegno volto a dare ovunque ai bambini la vita che meritano?.


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