Non profit

L’Unicef contro gli orchi

In diretta dal III Congresso contro lo sfruttamento sessuale dei bambini, a Rio, l'intervento del presidente di Unicef Italia, Vincenzo Spadafora

di Paolo Manzo

Rio de Janeiro, Brasile – “Lo sfruttamento sessuale dei bambini e delle bambine avviene ovunque, anche in famiglia e a scuola si corrono pericoli.

Solo in Indonesia, da cui sono appena tornato per  una missione, 3 milioni di donne e bambini sono vittime ogni anno di violenze e abusi e l’’80% delle violenze sui minori sono commesse da membri della famiglia. Fra 80 e 100 mila bambine e bambini sono vittime di tratta e/o sfruttamento sessuale; il 30% delle prostitute indonesiane sono minorenni. E’ ora di dire basta.

Da Rio de Janeiro devono arrivare assolutamente nuove strategie e politiche per combattere questa    inciviltà, che in tutto il mondo colpisce troppi bambini e adolescenti.

Auspico che il Congresso sia luogo di scambio internazionale di buone prassi e che le soluzioni che si raggiungeranno non restino solo sulla carta. I paesi che sono presenti a Rio devono mettere in valigia scambi ed esperienze, ma poi bisogna agire. Se ciò non avverrà, sarà come essere complici di queste barbarie. I Governi devono prendere coscienza di quanto sia esteso il fenomeno dello sfruttamento sessuale nei propri paesi e realizzare investimenti urgenti per misurarne le dimensioni. Solo allora si potranno prendere provvedimenti seri ed efficaci.

Ritengo che, in questa difficile “guerra” contro lo sfruttamento sessuale dei bambini, il coinvolgimento dei ragazzi stessi sia fondamentale. Occorre però fornire loro gli strumenti adeguati per potersi difendere, perché i giovani non sono soltanto le vittime ma anche le potenziali soluzioni del problema. Chi meglio di loro può essere in prima linea contro chi li sfrutta?”. 


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