Non profit

Luna: in Emilia la parola d’ordine deve essere trasparenza

L'ex direttore di Wired in prima linea con Protezione Civica, il suo nuovo portale, per controllare la trasparenza nella ricostruzione dell?Emilia post sisma

di Lorenzo Alvaro

Riccardo Luna, ex direttore di Wired Italia e membro del Consiglio di Amministrazione di Oxfam Italia è l’ispiratore e creatore di Protezione Civica. Un portale che come recita il claim vuole essere “una rete di cittadini e strumenti al servizio dei volontari e della Portezione Civile”. Suol sito si possono trovare segnalazioni di bisogni, richieste di aiuto, foto video e documenti. Tutti sul terremoto che lo scorso maggio ha investito l’Emilia Romagna. Il prossimo passo per il sito sarà vigilare sull’impiego dei fondi che sono stati raccolti per la ricostruzione. Luna spiega a Vita.it come è organizzato il monitoraggio.

Si è chiusa da pochi giorni la raccolta via sms solidale. Siamo quindi al via della parte più delicata: i riflettori si spengono sia sul terremoto che sui soldi. Comincia oggi il vero lavoro per lei?
Si, certo. Si è chiuso adesso un momento grande di raccolta ma non tutte. Se saremo bravi a dimostrare di dare trasparenza a quelle informazioni e far vedere ai cittadinoi che i loro soldi sono usati correttamente potremo anche pensare di fare raccolte mirate in futuro. L'altro giorno all'Incontro di Ferrara (Emiliani Brava Gente ndr) la Pezzopane ha spiegato che all’Aquila mancano 8 miliardi di euro della ricostruzione. Un enormità. È chiaro che con queste premesse tre anni dopo per l'Aquila è difficile andare a chiedere altri soldi. In Emilia dobbiamo fare di meglio.

Come pensa di organizzare il monitoraggio?
Con un sito che faccia open data delle donazioni e budjet tracking sulle opere da ricostruire. Stiamo già lavorando ad una piattaforma che dovrebbe partire ad inzio settembre. Presenteremo una proposta al commissariato settimana prossima. Sarà naturalmente a costo zero sia per il contribuente che per le istituzioni. L’idea è di tracciare tutti gli importi risalenti alle raccolte solidali. Se ne occuperanno Action Aid e Openpolis

Avete pensato anche a delle app. In cosa consistono?
Una esiste già ed è disponibile per Android. Fra qualche giorno sarà scaricabile anche da Ios. Si chiama “La Mappa della Protezione Civica” ed metterà a disposizione tutti i dati, che abbiamo recuperato chiamando sindaco sentendo tutti i sindaci, con tutte le notizie relative al terremoto. Dai danni alla ricostruzione. In più in queste ore sono partiti i fotogradfi di Shoot4Change per un'altra app più giornalistica che racconterà fotograficamente quello che succede in Emilia- Romagna. 

Il commissarrio Errani come si è posto nei confronti dell’iniziativa?
Stiamo dialogando sulle specifiche funzionali. Per la verità non abbiamo mai parlato con lui direttamente ma chi lavora con lui ha avuto una forte disponibilità ad andare avanti. Dipende da quanto sarà convincente la nostra proposta.

Oltre ai fondi della Protezione Civile ci sono diverse raccolte autonome. Non c’è un po’ troppa confusione? Qualcuno propone un albo delle raccolte fondi. Che ne pensa?
Si c’è confusione. Ma credo che il comissariato abbia in mano gli strumenti per fare chiarezza per capire chi e quanto a donato. Sono un po’ diffidente sul creare burocrazie ulteriori. È vero però che è pieno di gente che se ne approfitta. Serve cautela certamente nel controllo ma anche nel creare  troppe barriere e patentini.


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