Politica
L’ultimo taglio di Padoa Schioppa si abbatte sul servizio civile
Alla fine del suo mandato il governo Prodi congela una quota del fondo ad hoc. Risultato? Il bando 2008 scende da 39500 a 32.053 volontari, con i posti ridotti del 19%. Su VITA in edicola
J’accuse della Cnesc
Casini: «Questo centrosinistra ci ha deluso ancora»
Alla fine gli scappa: «Hanno avvelenato i pozzi prima di andarsene. La cosa incredibile è che lo ha fatto un governo di centrosinistra su un tema come quello del servizio civile». Fausto Casini, numero uno della Cnesc (Conferenza nazionale degli enti di servizio civile) e delle Pubbliche assistenze, è mortificato.
Vita: Non se lo aspettava?
Fausto Casini: Prima l’innalzamento della riserva per ciechi e grandi invalidi deciso con il parere contrario nostro e della Conferenza Stato-Regioni, adesso il decurtamento degli avvii. Diciamo che questa gestione non ha mai smesso di farci piangere. [..]
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VITA in edicola:
L’ala destra delle onlus
Viaggio tra le associazioni nell’orbita della Lega di Umberto Bossi. Tra le quali ce n’è anche una impegnata in Africa. E a Roma Alemanno vince trascinato da 100 onlus impegnate nel sociale
La doccia fredda è arrivata in zona Cesarini: il bando ordinario 2008 «sarà contenuto in 32.053 avvii». Firmato Diego Cipriani, direttore generale dell’Unsc, l’Ufficio nazionale del servizio civile. Secondo la prima versione del documento di programmazione, i volontari da mettere a servizio quest’anno sarebbero dovuti essere 39.500. Contingente poi già sceso a 38mila per la decisione del ministero della Solidarietà sociale di raddoppiare la quota riservata alle associazioni dei non vedenti che da questa tornata, come anticipato da Vita, passa dal 2 al 4%.
In soldoni si tratta di una sforbiaciata pari al 19% degli avvii previsti. Delle 32.053 unità finanziabili, 14.744 sono i posti destinati alle Regioni e alle Province autonome e 17.309 sono invece quelli gestiti direttamente dal Nazionale. «Le risorse che abbiamo in tasca, ad oggi, non ci permettono un bando di dimensioni maggiori», prova a spiegare lo stesso Cipriani. Eppure la Finanziaria aveva assegnato al capitolo Servizio civile una dotazione di circa 300 milioni di euro. «Tutte le amministrazioni pubbliche però», continuaCipriani, «sono tenute ad accantonare il 10% del loro bilancio, che poi, dopo la fase di verifica dei conti dello Stato, nel caso non vi siano urgenze, vengono di nuovo rese disponibili». Rimane l’incongruenza di un accantomento del 10% delle risorse a cui corrisponde il blocco di quasi il 20% degli avvii, ma in ogni caso non era possibile prevedere questa necessità già in fase di programmazione? [..]
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