Politica

L’ultima del governo: abolire il Consiglio dei consumatori

Un emendamento di due senatori di Forze del Sud

di Redazione

Spunta un emendamento che prevede la soppressione del CNCU, l’organismo rappresentativo delle associazioni dei consumatori a livello nazionale. Per la conversione in legge del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, è stato infatti presentato un emendamento (all’articolo 1, comma 31) che aggiunge questa disposizione: “È altresì soppresso il Consiglio Nazionale dei Consumatoli e degli Utenti (CNCU)”.

L’emendamento porta la firma dei senatori Maurizio Saia e Salvo Fleres (Gruppo coesione nazionale – Io Sud – Forza del Sud) e dovrebbe essere votato fra oggi e questa notte. A meno che non venga ritirato, come ha subito chiesto il senatore Elio Lannutti. La notizia viene riferita dall’agenzia Hel Consumatori.

Il Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti, acronimo CNCU, è un organo dello Stato italiano, costituito nel luglio 1998, con l’incarico di tutelare i consumatori e utenti e di fungere da organo rappresentativo ufficiale delle loro associazioni. Fa capo al Ministero delle Attività Produttive ed è presieduto dallo stesso Ministro o da un suo delegato. Ha il compito di contribuire a rafforzare la posizione dei consumatori e degli utenti nel mercato. Di fronte alla prospettiva della sua soppressione, non si fanno attendere le reazioni delle associazioni.

Ma si può davvero andare verso la soppressione del CNCU? Lannutti ricorda: “Hanno già tagliato i fondi all’editoria delle associazioni dei consumatori, hanno stravolto la class action, hanno cancellato le liberalizzazioni di Bersani, hanno assecondato i desiderata dei banchieri, sono stati aumentati i tassi soglia dell’usura, le battaglie sull’anatocismo sono state stravolte e ora aspettiamo la pronuncia della Consulta… Confido che il senatore Fleres ritiri l’emendamento, altrimenti il risultato è che si cancellano le associazioni dei consumatori”.


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