Mondo
L’ultima crociata americana? È contro il pettegolezzo
Un gruppo capeggiato da un rabbino ha messo a punto un decalogo per eliminare il gossip dalla vita di tutti (mass media compresi). E c'è anche un sito internet
Un gruppo capeggiato da un rabbino ortodosso, e appoggiato da una coalizione di politici americani e star del cinema, ha lanciato oggi una campagna pubblicitaria per ridurre il pettegolezzo nella vita di tutti i giorni.
L’organizzazione, “Words can heal”, cioè ?le parole possono guarire? darà il via ad una pubblicità tv ed affissioni nell’area di Washington per ricordare alla gente il potere delle parole. Il tentativo, progettato “per promuovere dialoghi etici, incrementare la democrazia e il mutuo rispetto”, è il frutto dell’ingegno del rabbino Chaim Feld di Aish Hatorah, un’organizzazione internazionale ebreo-ortodossa. La campagna coincide con l’inizio delle scuole e i suoi organizzatori citano statistiche dall’Associazione nazionale dell’educazione, secondo cui 160mila bambini si assentano dalle lezioni a causa delle intimidazioni dei loro compagni. Words can heal ha anche reso noto un sondaggio, secondo cui la maggior parte degli americani ritiene che il pettegolezzo sia un grosso problema nelle scuole, sul posto di lavoro, in politica e anche nei mezzi di comunicazione.
Per rafforzare il messaggio anti-gossip, Words can heal ha distribuito anche degli opuscoli per aiutare la gente a resistere al naturale impulso al pettegolezzo. In essi si legge: “Prometto di pensare di più alle parole che uso. Verificherò che il pettegolezzo ferisce le persone, compreso me stesso, e lavorerò per eliminarlo dalla mia vita. Proverò a sostituire le parole che feriscono con quelle che incoraggiano, impegnano e arricchiscono. Non mi scoraggerò quando non sarò capace di scegliere parole perfette, perché fare del mondo un luogo migliore è un lavoro duro. E io mi impegno a farlo, una parola alla volta”.
Tra le star che appoggiano la campagna ci sono Tom Cruise, l?ex-moglie Nicole Kidman, Whoopi Goldberg e Bette Midler. L’organizzazione ha raccolto un milione di dollari da donazioni private per questo progetto e si augura di raccoglierne ancora per le prossime campagne.
Info: www.wordscanheal.org
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