Volontariato

L’ultima contro il G8: sciopero del sesso

Accanto alle altre forme della protesta contro l'impero che il G8 esprime, arriva anche la proposta di uno scipero lisistratico

di Redazione

Si tratta di astenersi dai rapporti sessuali nella settimana dal 15 al 22 luglio 2001 nei confronti di quelle persone che collaborano alla riuscita del summit di Genova (funzionari con funzioni organizzative, forze dell’ordine, cuochi, interpreti, esperti di informatica, autisti, addetti alla pulizia …).. E a promuoverlo uno dei gruppi della rete anti G8 di Genova, e per la precisione Antonio Bruno, consigliere di Rifondazione comunista del Comune di Genova. L’intenzione e’ di rendere evidente e concreta un’azione tendente a far prendere coscienza a tutte le persone della violenza contro l’umanità e contro i genovesi (particolarmente gli abitanti del centro storico che verranno murati vivi all’interno del proprio quartiere) di cui si rendono in qualche misura corresponsabili. Questa forma di boicottaggio nonviolento prende il nome dalla vicenda della Lisistrata, l’unica delle commedie del poeta greco classico Aristofane a recare nel titolo il nome del protagonista umano. L’ateniese Lisistrata, per mettere fine alla lunga guerra del Peloponneso che travaglia la Grecia, convince tutte le donne elleniche a uno sciopero del sesso, di carattere ricattatorio; in appoggio a questo sciopero fa occupare dalle concittadine l’Acropoli, dove era conservato il tesoro della lega di Delo. Di fronte a un ricatto del genere, connesso com’è a un bisogno primario, gli uomini della Grecia non possono che cedere. Gli spartani stessi vengono a offrire quella pace che per l’Atene del 411 a. C. – anno nel quale venne rappresentata la commedia – sarebbe stata provvidenziale, ancorché impossibile.


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