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Lula e il papa, svolta storica
Firmato un concordato atteso da tanti anni.«Dopo 118 anni la Chiesa ha una stato di certezza giuridica»
di Paolo Manzo
Un evento storico. Così, ai microfoni di Radio Vaticana mons. Lorenzo Baldisseri, nunzio apostolico in Brasile, ha definito l’incontro tra il presidente verde-oro Luis Inacio Lula da Silva e Benedetto XVI. “E’ la prima visita in Vaticano del presidente Lula al Santo Padre, quindi è storica in questo senso”, ha spiegato Baldisseri aggiungendo che “è storica anche perché si firma l’accordo, un accordo aspettato e desiderato ed è anche un’occasione per apprezzare il lavoro del presidente Lula e le relazioni del Brasile con la Santa Sede e con la Chiesa cattolica. Il capo di Stato brasiliano è cresciuto in ambienti cattolici e apprezza profondamente la Chiesa cattolica. In Brasile, attualmente, c’è una stabilità non solo politica ma anche economica e finanziaria. Questo dà fiducia per un benessere che sta crescendo”. L’Accordo tra la Santa Sede ed il Brasile cui fa riferimento Baldisseri definisce lo statuto giuridico della Chiesa cattolica nel Paese sudamericano che, non dimentichiamo, è quello al mondo ove risiede il maggior numero di cattolici. L’accordo, un vero e proprio Concordato, contiene diversi punti, a cominciare dalla difesa della personalità giuridica della Chiesa per il pieno svolgimento della sua missione apostolica e pastorale.
“Un accordo tra Santa Sede e Stato brasiliano era necessario e risponde all’esigenza di una certezza giuridica”, afferma Baldisseri, che sempre a Radio Vaticana ne spiega nel dettaglio i motivi. “La Chiesa cattolica è un’istituzione nel Brasile che ha la libertà di espressione. Ha la libertà di compiere la propria missione, ma è stata retta fino ad oggi soltanto da uno statuto. Uno statuto che derivava da un decreto del 7 gennaio 1890, riferito a tutte le Chiese esistenti in quel tempo, per le quali tale statuto conferisce personalità giuridica. La Chiesa cattolica si è retta da quella data fino ad oggi, con questo decreto. Dopo 118 anni – dopo tanto tempo segnato da richieste e dal desiderio da parte della Chiesa e della Conferenza episcopale di mettere per iscritto molteplici aspetti – possiamo avere la certezza giuridica che la Chiesa cattolica gode della libertà di espressione. La Chiesa ha una personalità giuridica certa. Questo è quello che noi vogliamo stabilire e che i vescovi del Brasile hanno voluto stabilire. L’accordo contempla tutti i temi che si riferiscono all’evangelizzazione, alla missione della Chiesa, in rapporto alla società e in rapporto allo Stato. Dal 2003 abbiamo cominciato a lavorare su questo progetto concreto che oggi si è realizzato con la firma dell’accordo tra Santa Sede e Stato brasiliano”.
Nel corso degli incontri in Vaticano fra il Presidente Lula prima con Benedetto XVI e subito dopo con il Segretario di Stato Tarciso Bertone, dunque, il principale tema in agenda è stato, su tutti, la firma dell’accordo Brasile-Santa Sede relativo allo status giuridico della Chiesa Cattolica in Brasile, la cui proposta originale era stata presentata dalla Santa Sede al governo brasiliano nel settembre 2006. Lotta alla fame del mondo, flussi migratori e incentivi allo sviluppo sostenibile sono stati gli altri argomenti affrontati dal presidente brasiliano nel suo colloquio privato di 25 minuti con il Santo Padre. Tutti temi già affrontati nell’aprile dello scorso anno, quando durante la sua visita pastorale in Brasile Benedetto XVI aveva incontrato per la prima volta Lula.
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