Non profit

Luigino Bruni e la quasi censura Rai

Oggi nella puntata di “Tg1-Fà la cosa giusta” dedicata al gioco d'azzardo, tra gli ospiti anche uno dei promotori degli Slot Mob, Luigino Bruni. L'economista aveva anticipato di voler dire qualcosa sul fatto che la Rai manda in onda, durante i mondiali di calcio, spot sul gioco. Invece non se ne è parlato e, poco dopo, il profilo twitter di Slot Mob ha denunciato una censura. Ecco come sono andate le cose

di Lorenzo Alvaro

Questa mattina alle 9 è andata in onda una puntata di Tg1 – Fà la cosa giusta, la rubrica curata da Giovanna Rossiello, dedicata al gioco d'azzardo patologico. Tra gli altri ad intervenire è stato invitiato Luigino Bruni, economista e promotore del Movimento Slot Mob, che si batte proprio contro al Gap.
L'ospite aveva anticipato di voler parlare anche della questione degli spot che pubblicizzano l'azzardo che la Rai manda in onda durante il Mondiale di calcio (su Vita.it abbiamo dato conto dei fatti e ne abbiamo parlato con Lorenzo Basso).

Ma una volta visto il programma l'argomento non è minimamente stato toccato. Neanche da Bruni. Poco dopo su Twitter il profilo ufficiale di Slot Mob ha denunicato una "censura” ai danni dell'economista.

L'annuncio di censura su Twitter

Raggiunto al telefono Luigino Bruni ha minimizzato l'accaduto. «Quando ho anticipato l'intenzione di parlare degli spot mi è stata fatta da parte dello staff del programma una fortissima moral suasion perchè non citassi l'argomento».

I collaboratori di Giovanna Rossiello hanno, in sostanza, pregato Bruni dal desistere dalle sue intenzioni per la paura di vedersi chiouso il programma o licenziati in tronco.
Bruni a quel punto ha accettato di non parlare delle pubblicità pro-azzardo.
 


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