Mondo

Lugo, dal “mito” alla realtà

di Paolo Manzo

Uno, poi due, infine tre figli segreti, avuti da madri diverse, rivelati in meno di due settimane. E’ stata rapida e vertiginosa la parabola discendente di Fernando Lugo, 58 anni, presidente del Paraguay dall’aprile del 2008, conosciuto in tutta l’America Latina come Vescovo dei poveri, benchè nel 2006 fosse stato sospeso a divinis dal suo ruolo di Vescovo della diocesi di San Pedro per la scelta di impegnarsi in politica. Il primo figlio, Guillermo Armindo, era stato riconosciuto ufficialmente dallo stesso Lugo lo scorso 13 aprile, gli altri due sono invece adesso in attesa di test DNA. Ad aggravare la posizione del Presidente è il fatto che delle tre donne una ai tempi del fatto fosse minorenne. Lo scandalo, insomma, travolge uno degli uomini simbolo del rinnovamento dell’America Latina, colui che dopo l’impegno nella Chiesa aveva preferito l’engagement politico diventando leader della sinistra e riuscendo nelle ultime elezioni presidenziali a porre fine a 61 anni di potere della destra, rappresentato dal Partido Colorado. Partito dal quale adesso piovono le accuse più dure “Fernando Lugo ci ha mentito durante tutta la campagna elettorale- tuona la senatrice Lilian Samaniego- Ha ormai perso agli occhi del suo paese tutta la sua integrità morale”. In pochi giorni gli indici di gradimento della nazione nei confronti del presidente sono scesi dal 64% al 48%. Se i test del DNA confermassero la paternità per il Paraguay si aprirebbe un nuovo capitolo il cui orizzonte appare incerto.


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