Sostenibilità

L’Ucraina ha aperto un canale tra Danubio e Mar Nero. Tra le proteste

Il nuovo canale, realizzato in un mese senza alcuno studio d'impatto ambientale, ha gelato i rapporti con la Romania

di Benedetta Verrini

L’Ucraina ha deciso di aprirsi un collegamento dal Mar Nero con il Danubio nella zona a ridosso del confine con la Romania, dove in passato c’era gia’ un canale poi andato in disuso. Secondo il capo della compagnia ucraina Delta-Lotsman che ha monitorato i lavori, il nuovo canale navigabile Bastroe (o Bistroe) potrà essere attraversato dalle prime navi già dal primo settembre prossimo. La nuova via di comunicazione interessa specialmente ditte di trasporto dall’Ucraina, Russia e Kazakistan, ma minaccia di aprire una grave querelle internazionale.
La Romania, che trae notevoli guadagni dall’uso dei suoi canali per il traffico tra Danubio e Mar Nero, ha protestato finora senza successo contro l’iniziativa dell’Ucraina, che ha avviato le escavazioni senza prima avviare contatti con la Romania e senza effettuare lo studio sull’impatto ambientale richiesto dagli organismi internazionali.
L’ultimo ad aver ricordato la necessita’ di una perizia ambientale e’ stato il cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder, nell’ambito della visita della settimana scorsa in Romania. ”Si tratta din un ecosistema sensibile per tutta l’Europa ed e’ evidente che il canale ucraino non puo’ essere realizzato senza uno studio sull’impatto che avra’ sul Delta del Danubio. In caso contrario, possiamo parlare di irresponsabilita’ da parte dell’Ucraina”, aveva detto il cancelliere ai giornalisti romeni, scusandosi invece di non poter intervenire sulla ditta tedesca Josef Mobius Bau AG, che ha materialmente realizzato il canale per conto di Kiev. Piu’ di 50 organizzazioni non governative, giornali e istituzioni culturali romene e ucraine avevano chiesto a Schroeder con una petizione di impegnarsi per risolvere la situazione in modo favorevole all’ ecosistema del Delta.

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