Famiglia

Lucidi: tavolo con Save The Children a tutela dei minori stranieri

Questo l'annuncio del sottosegretario all'Interno a seguito dell'operazione portata a termine dalla squadra mobile di Roma contro il traffico di minori romeni.

di Chiara Sirna

?I diritti dei minori sono inderogabili. È inaccettabile che nella nostra società esistano reti di sfruttamento che riducano in schiavitù minori stranieri, spesso senza una famiglia alle spalle, costringendoli a rubare e a prostituirsi?. Il sottosegretario all?Interno, Marcella Lucidi, ?ringrazia la Direzione distrettuale Antimafia e gli agenti della squadra mobile di Roma per l?operazione portata a termine nei giorni scorsi contro il traffico di bambini romeni. ?Le notizie delle violenze e dei sistemi di sfruttamento che coinvolgono i minori stranieri ci impongono di tenere alta l?attenzione per la tutela di queste giovani vittime. Occorre anche indagare quanto le norme attuali sull?immigrazione rendano effettiva questa tutela. A questo scopo nei giorni scorsi è stato già concordato con Save The Children, con le altre associazioni che si occupano dei minori stranieri e con l?Anci un tavolo di lavoro da avviare subito?. ?Dal 1 gennaio al 30 giugno 2006, secondo i dati del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e della Polizia delle frontiere, – fornisce dei dati Marcella Lucidi – sappiamo che sulle coste siciliane sono sbarcati 441 minori stranieri, in aumento rispetto al passato. La maggior parte di questi ragazzi affrontano i viaggi della speranza da soli. Bisogna garantire loro sicurezza e protezione?. Un plauso e un ringraziamento particolare va anche al sindaco Water Veltroni, ?che con il suo modello di gestione comunale ? ha spiegato il sottosegretario – dà costantemente rilievo alle problematiche relative all?accoglienza e all?integrazione dei bambini che vivono nella capitale?. Anche Save the Children ha espresso apprezzamento per l?operazione della squadra mobile di Roma coordinata dalla Direzione distrettuale anti-mafia, che ha portato alla luce, anche nella capitale, un grave fenomeno di tratta e sfruttamento ai danni di minori rumeni e rom. ?Il quadro di abusi, violenze fino alla riduzione in schiavitù che emerge dall?operazione delle forze di sicurezza di Roma, conferma un quadro a noi noto?, commenta Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia. ?Esiste una fascia di minori stranieri, bambini e adolescenti, per lo più rumeni e rom”, continua, “che è particolarmente esposta al rischio di subire violenze, cadere vittima di reti di trafficanti, a scopo di sfruttamento sessuale, di mendicità, di piccola delinquenza?. Minori che vivono situazioni di grave emarginazione, degrado e difficoltà già nei paesi di provenienza e che, spesso da lì, vengono venduti, talvolta dalle stesse famiglie, a reti di trafficanti. In altri casi questi minori vittime di tratta vivono e provengono dai campi nomadi della capitale. ?Non esistono stime ufficiali?, prosegue il direttore di Save the Children Italia, ?tuttavia in base all?esperienza diretta possiamo ipotizzare che una buona parte dei rom rumeni presenti a Roma sono vittime di sfruttamento fino alla riduzione in schiavitù e che dunque è sotto minaccia che molti di questi ragazzini sono costretti a commettere furti, rapine, a prostituirsi, a mendicare?. Tenuto conto di ciò ?è fondamentale?, dice ancora Valerio Neri, ?che tutti gli attori impegnati nel contrasto della tratta e allo sfruttamento minorile, dalle forze dell?ordine alle autorità giudiziarie, sviluppino e si dotino di competenze specifiche per l?identificazione dei minori migranti vittime di tratta e sfruttamento?. Molto spesso accade infatti che ci si limiti e a reprime e sanzionare il reato commesso da questi minori senza cercare di verificare se il reato sia il frutto di una libera scelta o il prodotto di una grave costrizione. Save the Children, nell?ambito del programma europeo AGIS, sta elaborando un protocollo di identificazione dei minori vittime di tratta. Delle linee-guida destinate agli operatori sociali, al personale giudiziario e alle forze dell?ordine, che offrono indicazioni su come individuare e distinguere quei minori oggetto di sfruttamento e tratta. L’associazione inoltre è attiva nella capitale con il progetto ?Orizzonti a colori? per la prevenzione della devianza e dello sfruttamento dei minori stranieri soli e per il supporto a quei minori coinvolti in procedimenti penali, a seguito di reati. Nel 2005 sono stati 493 i minorenni rumeni e rom entrati nei Cpa (Centri di pronta accoglienza penali), pari al 43% del totale degli ingressi in queste strutture della capitale.


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