Welfare

Lucarelli premia i ragazzi “fuori” di Padova

È stato lo scrittore Carlo Lucarelli a premiare gli studenti che hanno elaborato i migliori scritti, a conclusione del progetto Il carcere entra a scuola

di Ornella Favero

È stato lo scrittore Carlo Lucarelli a premiare gli studenti che hanno elaborato i migliori scritti, a conclusione del progetto Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere, che ha fatto conoscere e messo a confronto gli studenti delle medie superiori di Padova e i detenuti e il personale della casa di reclusione su questioni quali legalità-giustizia- carcere. Per il secondo anno il Comune di Padova e le associazioni Granello di Senape e Tangram hanno organizzato dibattiti, corsi di scrittura giornalistica, incontri con detenuti in permesso nelle scuole e, alla fine, hanno ?fatto entrare? circa 500 studenti in carcere. 6 incontri in carcere, 28 nelle scuole, 24 classi di 14 diverse scuole coinvolte: questi i numeri del lavoro di quest?anno. La prevenzione dell?illegalità non resta il solito «guardate che chi sbaglia paga e finisce in carcere», passa invece attraverso la conoscenza della storia delle persone, il confronto, lo sforzo non tanto di giustificare, quanto di capire, come scrive Chiara Campagnaro, una delle studentesse vincitrici del concorso: «Parlano tanto, i detenuti, hanno proprio il bisogno di farti capire almeno un po? com?è la loro vita. Li guardo negli occhi e vedo sguardi di persone così diverse, alcuni quasi sereni, altri un po? meno: stanno in un limbo che non dà molte speranze e stanno comunque a galla; mi chiedo se ci riuscirei anch?io?». QUI REBIBBIA ConFido: si chiama così un progetto di educazione cinofila che ha coinvolto a Rebibbia quindici detenute che si prendono cura dei cani addestrandoli all?assistenza per disabili motori, non vedenti e sordi. A realizzarlo, l?associazione indiana Kayowa, di Massimo Perla. Ma c?è un secondo aspetto del progetto, che è quello che punta a ?risocializzare? cani randagi provenienti dai canili municipali, con l?obiettivo di darli in adozione. Una curiosa idea, questa, che pare avvicinare i destini di cani e detenute.


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