Economia
Luca Dal Pozzo nuovo presidente di Cecop
Il Presidente di Federsolidarietà/Confcooperative Emilia Romagna e vice presidente della Federazione nazionale guiderà la Confederazione Europea delle Cooperative Sociali e di Produzione e Lavoro che raggruppa circa 50.000 imprese con 1,4 milioni di addetti
di Redazione
Luca Dal Pozzo è il nuovo presidente di Cecop, la Confederazione Europea delle Cooperative Sociali e di Produzione e Lavoro a cui aderiscono le organizzazioni nazionali di settore di 17 paesi europei che associano circa 50 000 imprese, con 1,4 milioni di lavoratori e un volume d’affari consolidato di 50 miliardi di euro.
Decisamente numerosi i settori di attività delle cooperative associate a questa Organizzazione nata nel 1979: dall’industria meccanica all’elettronica, dai lavori pubblici all’industria del legno, dal tessile ai trasporti e al turismo, dalla cultura all’educazione, dal giardinaggio al comparto delle pulizie e della sanificazione per citare solo i principali.
Dal Pozzo è stato eletto dall’Assemblea di Cecop con 206 voti su 267 (59 sono andati al francese Patrick Lenancker della CG Scop): un risultato senza dubbio molto importante sia per i voti ottenuti che per i numerosi paesi rappresentati.
Presidente del Gruppo cooperativo Sol.Co Imola, consorzio di cooperative sociali, vice presidente del Consorzio nazionale della cooperazione sociale Gino Mattarelli e vice presidente di Federsolidarietà/Confcooperative nazionale, da poco più di un mese Luca Dal Pozzo è anche presidente di Federsolidarietà Emilia Romagna.
«Con l'attuale crisi che stiamo vivendo – ha dichiarato il neo presidente Cecop – la cooperazione di lavoro e sociale rappresenta per l'Europa una delle risposte più importanti ai problemi sociali e dell'occupazione». Dal Pozzo ha poi invitato tutti i membri a collaborate per un’ulteriore affermazione del modello cooperativo.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.