Mondo

Louise Arbour: per il Darfur più polizia internazionale

Lo ha affermato ieri l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, intervenendo al convegno «Human Rights: Bridging the Cultural Divide» organizzato dall'Ispi

di Paolo Manzo

“Sono stata in Darfur poche settimane fa e ne ho riportato la convinzione, già espressa al Consiglio di sicurezza, che per proteggere i civili e gli sfollati e per mettere fine al saccheggio dei villaggi, alle violenze e agli stupri di massa occorre un forte incremento della polizia internazionale, dei supervisori per il rispetto dei diritti umani e della cooperazione tecnica. Noi appoggiamo anche il lavoro della Commissione internazionale d’inchiesta, presieduta da Antonio Cassese (docente dell’Università di Firenze e già presidente del Tribunale penale per l’ex Jugoslavia, ndr) e incaricata dall’Onu di stabilire se nel Darfur si sono verificati atti di genocidio”.

Lo ha affermato ieri l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Louise Arbour, intervenendo al convegno internazionale «Human Rights: Bridging the Cultural Divide» organizzato dall’Ispi, in occasione del suo 70° anniversario di fondazione.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.