Salute

Lotta all’Aids: Bush stanzierà 500 milioni di $

Ma la sua proposta non piace alla società civile: la Casa Bianca sta sbagliando target

di Carlotta Jesi

Stanziare 500 milioni di dollari, in 5 anni, per combattere la diffusione dell’Aids in Africa e nei Caraibi. Lo ha proposto il 19 giugno, a Washington, il presidente degli Stati Uniti George Bush.

I destinatari di questi fondi stanziati dall’America? Bambini – 2 mila vengono infettati dal virus ogni giorno -e mamme sieropositive. «La scienza medica ci da il potere di salvare queste giovani vite. La coscienza ci impone di farlo», ha detto Bush. Attirandosi un coro di critiche.

Da parte degli osservatori internazionali, per cui la proposta sarebbe solo una sparata pre G8 con cui mettere a tacere i Paesi poveri che accusano gli Stati Uniti di non spendere abbastanza in inizative globali. E da parte della società civile preoccupata che il nuovo stanziamento del Presidente dimentichi chi oggi vive con l’Aids e ha bisogno dei farmaci antiretrovirali per sopravvivere. «La gente non smetterà di morire finché Bush non stanzierà almeno 2.5 milioni di dollari per l’Aids da destinare a chi oggi vive col virus», ha dichiarato Asia Russel dell’associazione Health Gap. E della stessa opinione sono gli attivisti di Act Up, secondo cui gli Stati Uniti farebbero meglio ad aumentare i loro contributi al Fondo Globale per la lotta all’Aids e alla malaria, oggi fermi a 500 milioni di dollari.

I Paesi che dovrebbero beneficiare dei fondi di Bush? 12 Africani – dal Botswana all’Uganda- e due dei Caraibi.

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