Salute

Lotta all’Aids, a Scamardi Fortuna il premio One Vision

La fotografa padovana si è aggiudicata il primo posto nella categoria non professionisti dell'edizione 2006

di Redazione

?Lola en controluz? della padovana Stefania Scamardi Fortuna vince il primo premio europeo della categoria non professionisti di One Vision 2006. La migliore fotografia per la categoria italiana non professionisti è andata invece a Franco Olivetti con ?Roma termini, il bacio? mentre il premio nazionale per la categoria professionisti se l’è aggiudicato la foto ?AIDS Eye to Eye? di Giovanni Diffidenti.

Londra, 28 giugno 2006 – Sostenitori, giornalisti, fotografi e personalità internazionali impegnati nella lotta contro l’AIDS si sono riuniti oggi a Londra per annunciare i vincitori della terza edizione del concorso fotografico europeo ?One Vision?, iniziativa ideata e realizzata da Bristol-Myers Squibb.

Col mirino puntato sull’HIV e sull’AIDS, fotografi professionisti e non professionisti di tutta Europa sono stati invitati a contribuire con la loro creatività alla lotta contro lo stigma e la discriminazione imposti a chi deve già fare i conti con la malattiaa.

?Le immagini vincenti non solo hanno un forte valore artistico e un grande slancio creativo”, ha dichiarato Robert Taylor il famoso fotografo britannico, presidente della giuria europea, ?ma esprimono anche il tema del concorso di quest’anno, La vita comincia oggi, con un sentimento di speranza, di fiducia per l’avvenire, con un’energia tale da renderlo una gioia per gli occhi?.

?L’immagine?, ha spiegato Stefania Scamardi Fortuna, vincitrice italiana del primo premio europeo della categoria non professionisti con la fotografia intitolata Lola en controluz, ?è stata scattata nella casa prefabbricata di una zingara spagnola, in uno dei distretti di Siviglia, il poligono del sud. Il distretto è il risultato fallimentare di un progetto abitativo. Durante uno dei miei viaggi alla ricerca di infor-mazioni imparziali sul distretto?, ha aggiunto la fotografa padovana, ?ho incontrato Lola che calorosamente mi ha invitato nella sua casa. Era un pomeriggio caldo d’estate quando l’ho vista in piedi sulla porta. Le ho chiesto di continuare a cantare e posare per me. Lola brillava nell’ombra: vive serenamente, giorno per giorno, e guarda avanti con infinita fiducia nonostante la precarietà della sua casa e della sua salute.?

Il premio nazionale ?non professionisti? è stato invece vinto dal romano Franco Olivetti. ?Sono nato a Roma?, ha spiegato Olivetti, ?ma da quasi tre anni faccio il pendolare con la provincia di Frosinone. Qualche volta con me ho una compatta Nikon coolpix 4500. Un pomeriggio del 2005 mentre aspettavo la partenza del treno, alla fine di una giornata di lavoro, ho guardato attraverso il finestrino e mi sono trovato davanti una scena che sembrava uno spot pubblicitario. Velocemente ho fatto due scatti, il secondo è il bacio. L’effetto leggermente annebbiato è dovuto proprio dall’aver ripreso l’immagine attraverso il vetro bloccato del treno. La tecnica acquisita in 28 anni di passione fotografica mi ha aiutato a fermare la scena. Il regionale partì pochi secondi dopo?.

Il bergamasco Giovanni Diffidenti con la foto AIDS Eye to Eye, scattata a Cape Town, in Sudafrica, nell’orfanotrofio Fikelela, ha ottenuto il premio nazionale nella categoria professionisti.

Il primo premio europeo della categoria pro-fessionisti è andato invece ad un’altra donna, la belga Eveline d’Hanens con la sua opera Receiving Treatment.

È stato inoltre destinato uno speciale riconosci-mento al fotografo che meglio ha saputo illustrare e dare forza nel 2005 al tema inter-nazionale della Giornata mondiale dell’AIDS Ferma l’AIDS, mantieni la promessa. Vincitore del premio è stato il tedesco Raphael T. Deinert per la sua immagine Helping Hands.

?Sebbene lo sviluppo di terapie più evolute consenta alla maggior parte delle persone affette dal virus in Europa di condurre un’esistenza attiva e piena, lo stigma e le conseguenti discriminazioni che colpiscono chi è affetto dall’HIV persistono, rendendo spesso difficile per queste persone affrontare apertamente la loro diagnosi?, afferma Deborah Jack, CEO presso il National AIDS Trust. ?Le immagini sono spesso più potenti delle parole nel forgiare i comportamenti della gente e noi ci auguriamo che le fotografie di grande positività e impatto realizzate espressamente per il concorso contribuiranno a sconfiggere i pregiudizi e gli stereotipi che ancora esistono?.

Secondo quanto afferma UNAIDS, è dimostrato che lo stigma e la discriminazione associati all’HIV sono tra gli ostacoli più difficili da superare nella prevenzione dell’AIDS. Uno degli obiettivi di ?One Vision? è quello di realizzare una campagna di sensibilizzazione sulla malattia attraverso un numero sempre crescente di immagini di qualità che raffigurino la vita quotidiana delle persone affette oggi dal virus. Le fotografie pervenute all’edizione 2006 – oltre 1300 immagini provenienti da 25 diversi paesi – sono raddoppiate rispetto all’anno scorso e il concorso è oggi al suo terzo anno di vita.

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