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Lotta a pedofilia: don Di Noto presenta disegno di legge
In esso si prevede un monitoraggio continuo della Rete
Una legge che preveda un ”monitoraggio continuo ed effettivo di Internet” da parte delle forze di polizia per contrastare la piaga della pedofilia e del commercio pedo-pornografico e’ proposta dal gruppo Ccd-Cdu della Camera insiema a Telefono Arcobaleno.
L’iniziativa e’ stata presentata stamane a Montecitorio dal capogruppo Luca Volonte’ insieme al presidente di Telefono Arcobaleno don Fortunato Di Noto con riferimento dell’approvazione della mozione parlamentare sulle misure di tutela dei minori dallo sfruttamento sessuale. ”Non e’ nostra intenzione fare una caccia alle streghe -ha sottolineato don Di Noto- o demonizzare la Rete, ma in Italia e’ un fatto che spesso vengono colpiti i ‘guardoni’ e non chi produce, diffonde e vende materiale pedopornogrfico”. Il sacerdote a quindi ricordato come Telefono Arcobaleno ”nei suoi sei anni di attivita’ ha segnalato oltre 70 mila siti pedopornografici alle autorita’ di polizia di tutto il mondo.
Un’attivita’ svolta solo da volontari: sei persone che controllano la Rete ogni giorno. Ora quello che chiediamo e’ un’opera sistematica delle forze di polizia, un ufficio interforze che realizzi questo monitoraggio”. Il fenomeno della pedofilia on line -ha sottolineato Volonte’- risente dell’evoluzione rapidissima per dimensioni, accessi, contenuti e tecnologie, della complessa realta’ di Internet e dunque la conoscenza aggiornata costantemente del fenomeno e’ essenziale per un riallineamento altrettanto rapido delle modalita’ di contrasto Il progetto di monitoraggio, ha detto Volonte’, ha anche il sostegno di ”No Violence” l’organismo internazionale diretto da Michael Nobel che in un messaggio afferma che ”qualsiasi violenza nei confronti dei bambini, soprattutto quella sessuale, e’ un crimine aberrante e feroce nei confronti dell’intera societa’ di oggi e di domani. Ogni individuo ha il diritto e il dovere di combattere, con tutti gli strumenti a disposizione, questo crimine”.
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