Cultura

Lotta a droga: presto nuovo dipartimento governativo

L'ha annunciato Gianfranco Fini «per aggregare le competenze»

di Gabriella Meroni

La politica del governo in materia di droga cambiera’ sensibilmente: a breve, verra’ infatti istituito un nuovo dipartimento presso la Presidenza del Consiglio che accentrera’ tutte le competenze ora divise tra sei diversi ministeri. Ad annunciare i progetti del governo in tema di lotta alla droga e’ Gianfranco Fini, vicepresidente del Consiglio, intervenendo a un convegno alla comunita’ di recupero di San Patrignano. ”I dati sono preoccupanti -ha esordito Fini parlando con i giornalisti- Occorre una netta inversione di tendenza rispetto all’azione degli anni passati. Il governo e’ intenzionato a prendere delle iniziative: innanzitutto, daremo vita, presso la Presidenza del Consiglio, a un dipartimento per il coordinamento delle politiche di contrasto nei confronti delle droghe”. Questa decisione, ha raccontato Fini, prende le mosse da una duplice necessita’: ”Da un lato, e’ necessario eliminare la frammentazione legislativa che nel corso degli anni passati ha attribuito competenze in materia di lotta alle droghe ad almeno sei ministeri, creando confusione di tipo legislativo e un accavallamento di responsabilita’. Una politica di contrasto alle droghe sostanzialmente fallimentare. Dall’altro lato, inoltre, la linea lungo la quale il governo si muovera’ sara’ rispettosa di quel principio che gia’ abbiamo inserito nel Documento di progammazione economica e finanziaria, che vuole una politica volta innanzitutto al pieno recupero del tossicodipendente. Il che significa cancellare la tendenza a considerare la droga come uno stato dal quale non si puo’ uscire”. In buona sostanza, quello su cui Fini ha voluto portare l’attenzione e’ la totale ostilita’ del governo ”a qualsiasi politica che si limita alla cosiddetta riduzione del danno”. ”Pensiamo -ha detto- di dover puntare anche dal punto di vista delle risorse ad una campagna di autentica sensibilizzazione circa il rischio insito nella droga. Siamo convinti che il ruolo delle comunita’ debba essere potenziato, anche sottraendole a un carico di carattere burocratico che in molti casi ha limitato le loro potenzialita’ e pensiamo anche di poter determinare su questo versante un forte cambiamento nella politica legislativa”. Il vice presidente del Consiglio, inoltre, ha posto l’accento anche su un tema che gli sta particolarmente a cuore: ”Il problema droga e’ unico, perche’ la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti non ci appartiene”. Le modifiche legislative di cui ha parlato Fini, almeno per il momento, non andranno a toccare il consumo personale. A un giornalista che gli chiedeva chiarimenti in proposito ha risposto: ”Non corriamo, cominciamo a lavorare seriamente costituendo innanzitutto questo dipartimento centrale. Dobbiamo arrivare a una riduzione non solo dell’offerta di droga, ma anche della domanda, cosa possibile con un serio intervento di tipo educativo”. Dopo aver sottolineato che il nuovo dipartimento favorira’ una ”centralizzazione” della lotta alla droga, cercando di ovviare al problema degli ultimi anni di ”una frammentazione di responsabilita’, con anche qualche palese controsenso e con situazioni al limite dell’assurdo”, il vice presidente del Consiglio ha concluso che ”l’istituzione di un dipartimento sta a significare che il governo al piu’ alto livello si fa carico di queste necessita”’.


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