Cultura
L’Oscar di bilancio 2001, una sezione solo per il non profit
La Federazione relazioni pubbliche italiana assegnerà a novembre a Roma l'ambito riconoscimento
Dopo 50 anni si cambia. La Ferpi-Federazione relazioni pubbliche italiana, che sabato 16 giugno terrà a Bologna la sua assemblea, ha deciso di capitalizzare la reputazione acquisita nella business community con ben 50 anni di Oscar di Bilancio e di dar vita, da quest’anno, a un Oscar esclusivamente dedicato alle organizzazioni non profit. Il riconoscimento, che verrà assegnato a Roma il prossimo novembre, vede come partner attivi, insieme al Sole 24 Ore e al Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, la Fivol-Federazione italiana del volontariato, Sodalitas e il settimanale Vita. Possono partecipare al premio tutte gli enti non lucrativi che faranno pervenire alla segreteria organizzativa, entro il 31 luglio prossimo, il bilancio 2000 delle loro attività, unitamente a un documento che illustra le modalità e le iniziative realizzate per diffonderlo agli stakeholder e i criteri adottati per la valutazione dell’efficacia dello strumento e della sua diffusione.
A fianco del premio principale sono previsti anche premi speciali destinati alle singole tipologie di organizzazione non profit (fondazioni, Ong, Onlus) e alle diverse branche di attività di comunicazione (interna, esterna, integrata, advocacy, raccolta fondi).
La giuria che valuterà i lavori, preselezionati da una commissione di esperti, è presieduta da Diana Bracco, presidente di Sodalitas e composta da Ernesto Auci, direttore de Il Sole 24 Ore; Riccardo Bonacina, direttore editoriale di Vita; Emmanuele Emanuele, presidente della Fivol; Toni Muzi Falcone, presidente della Ferpi; Francesco Serao, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti.
Info: tel. 0258312455, www.oscardibilancio.org
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.