Mondo

Lord Melchett lascia il board di Greenpace

Il suo passaggio al settore profit ha messo in difficoltà Greenpeace. Di cui lascia anche il board internazionale

di Carlotta Jesi

Lord Peter Melchett, l’ex direttore di Greenpeace Uk che aveva deciso di passare alla concorrenza diventando un consulente della Burson – Mertselle – la compagnia di Pr di cui si serve Monsanto-, ha rassegnato le sue dimissioni anche dal board di Greenpace International. A tener buoni gli oltre 5 milioni membri dell’organizzazione non è bastato il messaggio che il management di Greenpace aveva fatto circolare la settimana scorsa: «I consigli che Peter darà alle aziende saranno di puntare sul biologico e di fare la cosa giusta». Al mondo dell’ambientalismo internazionale non è piaciuto il passaggio di Melchett alla Burson -Marsteller. La compagnia di PR più grande del mondo nota per i suoi clienti con record negativi nei campi del rispetto ambientale e dei diritti umani: dalla Monsanto alla European biotech industry, che l’hanno usata per far passare il messaggio che i cibi geneticamente modificati non sono dei mostri, al governo della Nigeria che si servì dei suoi consulenti per ripulirsi l’immagine dopo le accuse di genocidio durante la guerra del Biafra fino al governo indonesiano che l’assoldò dopo i massacri di Timor Est. Lord Melchett, che solo due anni fa era stato arrestato per aver guidato un attacco in un campo di cibo geneticamente modificato, dice che il suo spirito e i suoi obiettivi non sono cambiati. «Lavorerò nella sezione dedicata alla responsabilità sociale e da lì mi sarà più facile convincere le aziende a cambiare politica», ha dichiarato al quotidiano inglese Guardian.

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