Mondo

L’Onu prolunga le sanzioni economiche contro la Liberia

Il Consiglio di sicurezza mantiene le sanzioni sull'esportazione di legname e diamanti

di Joshua Massarenti

Ieri sera il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso all’unanimità di prolungare le sanzioni economiche contro la Liberia. Lo riferisce l’Afp che parla di un prolungamento di un anno per le esportazioni di legname e di sei mesi per i diamanti. “Una sospensione prematura delle sanzioni rischierebbe di portarci ad una riesplosione del conflitto armato” ha dichiarato il rappresentante americano Stuart Holliday. La decisione presa dal Consiglio di sicurezza si allinea al rapporto stilato un mese e mezzo fa da alcuni esperti delle Nazioni Unite, secondo i quali manca nella nuova amministrazione liberiana “un serio controllo budgetario”, affermando addirittura la necessità di indagare sull’utilizzo di alcuni fondi. Da parte sua, il Consiglio di sicurezza ha giustificato le sanzioni sostenendo che il governo ha fatto “progressi limitati” per assicurarsi che le rimesse provenienti dalla vendita di legname all’estero non venissero stornate. Si tratta di un colpo duro inferto al governo di transizione guidato dal presidente liberiano Gyude Bryant che sperava in una sospensione delle sanzioni imposte dall’Onu durante gli anni Taylor e della guerra civile. All’epoca, l’Onu aveva deciso di applicare le sanzioni per impedire che i soldi ricavati dalle esportazioni permettessero al regime dell’ex presidente Charles Taylor di finanziare la guerra e quindi destabilizzare la regione africana.


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