Formazione

Londra: l’egiziano brillante chimico

La mente degli attacchi aveva conseguito il dottorato in biochimica all'Universita' di Leeds ma dall'inizio di luglio all'universita' non si era fatto piu' vedere

di Redazione

Madgi El-Nashar, 33 anni, la presunta mente degli attentati di Londra, aveva detto al proprietario della casa presa in affitto a Leeds che sarebbe tornato in Egitto dopo la laurea: “Mi merito una vacanza”. Conseguito il dottorato in biochimica all’Universita’ di Leeds, aveva lasciato mercoledi’ 6 luglio, il giorno prima degli attentati, l’appartamento di via Alexandra Grove, dove poi la polizia ha trovato altro esplosivo dello stesso tipo utilizzato per le stragi. Gli inquirenti erano risaliti a lui da un numero di telefono trovato nella memoria del cellulare di Hasib Hussain, il giovane che si e’ fatto saltare in aria sull’autobus numero 30. Il terrorista, aveva memorizzato il numero di telefono del proprietario della casa di Alexandra Grove, l’iracheno Samir Al-Arni, che l’aveva affittata ad El Nashar. Il “chimico” gli avrebbe raccontato che l’abitazione serviva a un suo amico e aveva chiesto che fosse liberata di tutto il mobilio. L’universita’ di Leeds ha confermato che El-Nashar si era iscritto nel 2000 e che a maggio aveva conseguito il dottorato di ricerca. Aveva svolto una tesi sullo “sviluppo di una nuova matrice per l’immobilizzazione degli enzimi per la biotecnologia”, sponsorizzata dal centro di ricerca nazionale di Il Cairo. El Nashar voleva proseguire gli studi e aveva per questo rinnovato il visto. Ma dall’inizio di luglio all’universita’ non si era fatto piu’ vedere. Nel 2004, aveva anche vinto una borsa di studio allo Yorkshire Forward, l’agenzia per lo sviluppo regionale, per costruire un nuovo biocatalizzatore. A questo punto, dopo tutte queste preziose informazioni raccolte dalla polizia, viene spontaneo chiedersi chi avrebbe potuto immaginare che un “secchione” di tale portata, si dice ottimamente inserito nella societa’ britannica, avrebbe sferrato un’attacco cosi’ devastante. Mi tornano allora in mente le parole di Magdi Allam che sul “Corriere della Sera” del 13 luglio dice che “l’ Europa ormai si e’ trasformata in una fabbrica di kamikaze che, partendo dalle predicazioni alla guerra santa e all’arruolamente nell’esercito dei mujahidin, arrivano poi alle azioni terroristiche. E sempre prendendo spunto dall’articolo di Magdi Allam mi chiedo come l’Europa e in particolare la Gran Bretagna abbiano permesso di incitare alla guerra santa a Omar Bakri, imam di Londra, persona che una qualche influenza sulle comunita’ di mussulmani ce l’avra’…Tutto questo per difendere una”liberta’ di espressione”, su cui tutti siamo d’accordo fino a quando non sfocia in un lavaggio del cervello attraverso cui si trasformano uomini in macchine da morte.


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