Non profit

Londra-G8: intervista a Chiara Guerzoni

Dal Gleneagles intervista all'addetta stampa di ActionAid International sulle prospettive dopo le bombe e sulla strategia della campagna "Make Poverty History"

di Paolo Manzo

Vita: Come sta reagendo la società civile a Gleneagles dopo gli attentati? Chiara Guerzoni: L?idea è di non usare la cosa, di mantenere un basso profilo. Vita: Però le bombe sono scoppiate… Guerzoni: Certo, però da qui abbiamo pochissime possibilità di capire cosa stia succedendo se non guardando la BBC. Per cui la linea è tenere un basso profilo. Vita: Ok, però due sono le teorie sulle conseguenze dell’accaduto. La prima è: un?altra volta l?Africa è stata fregata. Anni di lavoro, campagne e mobilitazione e poi qualche bomba ti fa saltare tutto. La seconda è: proprio perché queste bombe sono una sfida al G8, questi potrebbe rispondere per non avere la doppia sconfitta (bombe e mancato accordo). Insomma i paesi ricchi potrebbero essere stimolati a rispondere con un accordo… Guerzoni: Guarda, dipende da con chi parli. Qui c?è chi sostiene la prima teoria e chi la seconda. Risponderti, tuttavia, è impossibile perché in questo momento non c?è assolutamente alcuna possibilità di parlare con la delegazione inglese. Si sono tutti ritirati. Va via solo Blair ma non si può comunicare con loro, né stanno facendo comunicazioni ufficiali per cui ? davvero ? è difficile sbilanciarsi. Vita: E la delegazione italiana? Guerzoni: Se guardi dove dovrebbero essere c?è un tavolino, con le penne, i quadernini e le seggioline a posto ma non c?è un?anima viva. Vita: E quelli della campagna “Make Poverty History”? Guerzoni: Sono tutti qui, almeno quelli che si occupano di stampa e comunicazione. Vita: Chi c?è della G-Cap italiana? Guerzoni: Oltre a noi ci sono Antonio Tricarico e Luca Manes della Campagna per la riforma della Banca Mondiale. Vita: Come si muovono? Guerzoni: Tutti stanno parlando con la stampa e dicono che questo non deve bloccare i lavori, che si deve continuare a pensare all?Africa. Questa è l?impressione se si sta in mezzo alla gente di “Make Poverty History”. Vita: Ma è indubbio che le bombe qualcosa cambiano. Piuttosto bisognerebbe spingere affinché questi attentati, purtroppo accaduti, siano usati dalle delegazioni per dimostrare che il terrorimo non vincerà, rispondendo alle bombe con un accordo. Dire questo va bene, dire che non è cambiato nulla mi sembra miope? Guerzoni: Ok. Il messaggio potrebbe essere ?Non darla vinta al terrorismo, firmate l?accordo?. E’ questo il messaggio che stiamo cercando di fare passare e per il pomeriggio è previsto un incontro sull?Africa e il terrorismo. Spero si possa organizzare.


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