Non profit

L’Oms lancia campagna per sconfiggere il pregiudizio sull’epilessia

I malati sono 50 milioni nel mondo: anche in Europa 4 malati su 10 non vengono curati adeguatamente

di Benedetta Verrini

I malati di epilessia nel mondo sono 50 milioni, tanti da riuscire a popolare quasi un intero Paese come l’Italia, ma l’85 per cento di questi vive nei Paesi in via di sviluppo e il 60-80% degli extraeuropei e americani non riceve cure appropriate. Per uscire dal buio del pregiudizio che accompagna la malattia l’Organizzazione Mondiale della Sanita’(Oms) assieme alla Lega internazionale contro l’epilessia (Ilae) e al dipartimento internazionale per l’epilessia (Ibe), hanno inaugurato oggi il secondo anno di campagna mondiale contro la malattia.
Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, a sorpresa, anche l’Europa risulta non essere in grado di curare adeguatamente i propri malati in ben 4 casi su 10. E’ sulla base di questo dato che le organizzazioni sanitarie internazionali hanno deciso di lavorare assieme per trovare protocolli di cura e progetti che permettano a milioni di persone di non vivere nel terrore di una crisi. Sede della cerimonia dell’avvio della campagna contro l’epilessia e’ stato il museo Van Gogh, un luogo scelto proprio per ricordare l’artista che pur soffrendo di questa malattia e’ stato in grado di lasciare all’umanita’ una eredita’ culturale inestimabile.
Eppure i farmaci oggi a disposizione permetterebbero di controllare senza difficolta’ il 70% delle crisi nella vita di un malato. FARMACI: i medicinali a disposizione, dice il direttore del dipartimento di ricerca e diagnostica all’Istituto neurologico Penta, sono un’arma efficace per proteggere dalle crisi, ma non sono in grado di prevenirle. Le speranze, ha aggiunto il neuropsichiatra che presiede anche l’Ilae sono riposte nella farmacogenomica, nella possibilita’ di studiare attraverso la relazione fra le predisposizioni genetiche e la fisiologia del malato, le reazioni farmacologiche in modo da mettere a punto medicinali superspecializzati in grado di ridurre quel 30% di attacchi epilettici, che risultano ancora fuori controllo anche con adeguate cure. PREGIUDIZIO: lo stigma non lascia fuori l’Europa che continua a considerare i malati come soggetti da tenere lontano dalla vita di ogni giorno. Uno studio riferito da Anna Giacoby, professore di sociologia medica a Liverpool, conferma che l’epilessia viene considerata una malattia mentale quasi nella stessa misura nei Paesi in via di sviluppo ed anche all’interno dell’Unione europea. Francia, Germania e Svizzera sono i Paesi dove il pregiudizio colpisce di piu’ i malati. La Spagna e’ invece quello piu’ aperto alle problematiche di chi soffre di epilessia.

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