Salute

L’Oms fa autocritica

Insediata la commissione di esperti che valuterà se c'è stato eccesso di allarme

di Sara De Carli

Si è riunita ieri per la prima volta la commissione di esperti ‘esterni’ incaricati dall’Oms di giudicare la risposta dell’Oms stessa all’influenza A. Il comitato è stato costituito dopo le accuse secondo le quali l’Oms avrebbe sovrastimato i rischi del virus per interessi commerciali.

«L’Organizzazione mondiale della sanità vuole un esame franco, critico, trasparente, credibile e indipendente del proprio operato. Vogliamo trarre lezioni per il futuro», ha detto a Ginevra la direttrice generale Margaret Chan.

«Il mondo non era mai stato così preparato ad affrontare la sfida della pandemia di influenza, ma ci sono state difficoltà di comunicazione di fronte alle incertezze, di confusione su punti quali la severità del virus, di flessibilità e di adattamento ad una realtà in movimento», ha ammesso Keiji Fukuda, consigliere speciale dell’ Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) per la pandemia di influenza. Tra i punti critici il surplus di vaccini che in molti Paesi, soprattutto in Europa, sono rimasti nei magazzini.

Il comitato ha eletto come suo presidente il professore Harvey Fineberg, presidente dell’Institute of Medecine di Washington (Usa). La commissione lavorerà per nove mesi, per valutare se vi siano state irregolarità, soprattutto nella comunicazione con il pubblico e nella pubblicizzazione del vaccino.


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