Politica

Lombardia con Banco Informatico dona Pc alle onlus

Sono 1500 i computer che, in tre anni, saranno ceduti gratuitamente dalla Regione agli enti di volontariato e alle Aps della Lombardia

di Antonietta Nembri

La Regione Lombardia ha siglato un accordo con il Banco Informatico onlus, che realizzerà il progetto: “Un Pc per crescere”. L’accordo, che ha una durata triennale, prevede che ogni anno circa 500 computer, che la ditta Serco ha concesso in leasing alla Regione e che devono essere sostituiti con altri più adeguati alle esigenze dell’ente pubblico, vengano inviati gratuitamente alle associazioni e agli enti non profit che ne hanno fatto e ne faranno richiesta.
Si tratta di Pc che sono ancora perfettamente funzionanti e adeguati alle esigenze di una piccola o media associazione. Inoltre, grazie ad una convenzione stipulata con la Microsoft, i Pc hanno già Windows 2000 Pro e sono pronti per essere operativi.

Il progetto, per la cui realizzazione la Regione ha stanziato 222mila euro nei tre anni, ha una doppia valenza: sociale ed ecologica. Si combatte lo spreco, ridando valore ad apparecchiature ancora funzionanti, e nel contempo si riduce l’impatto ambientante evitando lo smaltimento di rifiuti speciali che hanno un costo sia economico che ambientale.

“L’iniziativa – precisa l’assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale Gian Carlo Abelli – intende avviare un sistema virtuoso al fine di creare un punto di riferimento per le onlus, molte delle quali si sono già fatte avanti per chiederci i Pc dismessi. Esse potranno così destinare le loro limitate risorse economiche non all’acquisto di attrezzature informatiche ma alle attività sociali. Coerente col modello di wealfare lombardo, impostato sulla sussidiarietà, il progetto sintetizza i grandi pilastri della cultura lombarda: imprenditorialità e solidarietà.”

L’amministratore delegato della Serco, Michael Alner, sottolinea infatti che: “da tempo la società ha abbracciato il principio di crescita economica parallela alla crescita della Csr (Corporate social responsibility), indice che differenzia le società. La stessa scelta del consumatore è inoltre sempre più
condizionata non solo dal prezzo ma anche dalla reputazione sociale di una azienda”. Lo stesso amministratore delegato della Microsoft Italia, Marco Comastri, ricorda che: “il progetto rientra nel programma di impegno sociale della società, che incoraggia l’utilizzo delle tecnologie informatiche per lo sviluppo economico e sociale, mettendo a disposizione delle organizzazioni non profit che hanno finalità sociali le proprie applicazioni.”

In base all’accordo siglato con la Regione i compiti del Banco Informatico sono: ritirare i Pc, testarne il funzionamento, caricare il software, accertare i requisiti e metterli a disposizione delle associazioni che richiedono un Pc. L’attività del Banco è garantita dal lavoro di numerose persone che collaborano volontariamente: sono giovani universitari e pensionati, ma anche professionisti e giovani lavoratori che si occupano, nel tempo libero, di ritirare, testare e riadattare le attrezzature.
“Il Banco informatico – sottolinea il suo presidente Stefano Sala – diventa, con questo accordo, un partner importante della Regione Lombardia nella lotta agli sprechi e soprattutto nella diffusione della cultura informatica. Un computer è un bene prezioso: metterlo a disposizione delle associazioni e degli
enti non profit significa aiutare le realtà piccole e medio piccole, che sono tante nella nostra regione”.

Il Banco Informatico, nato nel 2002 per combattere l’enorme spreco di risorse informatiche delle aziende moderne, ha già attuato progetti in Congo, Colombia Albania e Argentina. Il sito del banco www.bancoinformatico.com può essere utilizzato sia dalle aziende che hanno Pc da offrire che dagli enti ne vogliono richiedere uno.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.