Economia
L’ok delle onlus coinvolte al gadget trasformato in donazione
A conlclusione dell'inziativa di solidarietà della sede italiana della multinazionale belga Therabel è piaciuta alle tre onlus coinvolte: Admo, Amref e Lega del Filo d'Oro che spiegano il perché
di Redazione
L’operazione “Therabel: un impegno per il sociale” – la trasformazione del solito gadget che gli informatori scientifici farmaceutici lasciano ai medici che visitano in una donazione a tre onlus partner dell’iniziative votate dallo stesso medico per un valore totale della donazione di 25mila euro – si è conclusa a dicembre con la seconda visita degli Isf ai medici con una lettera-pergamena di ringraziamento da parte delle tre onlus: Admo, Amref e Lega del Filo d’Oro.
Per Admo il punto vincente di “Therabel: un impegno per il sociale” è stata la «possibilità di contattare un gran numero di medici di base che purtroppo a volte non conoscono la nostra attività e che potrebbero quindi aiutarci a diffondere tra i pazienti da loro seguiti le informazioni corrette sulla donazione di midollo osseo». Si è trattato di «un progetto coinvolgente, di immediata comunicazione e di grande impatto. Non solo l'azienda ha creduto e investito nell'idea, ma ha saputo coinvolgere e motivare la rete di informatori. Sostituire qualcosa di piccolo, dal valore economico minimo (come i gagdet normalmente distribuiti ai medici) con un gesto di solidarietà di immenso valore è probabilmente il miglior modo per sensibilizzare le persone sul senso di ogni nostra scelta quotidiana. Post it e agendine sono già diventate visite mediche, assistenza d'urgenza, esami diagnostici in molti paesi dell'Africa sub sahariana» per Amref. Alla Lega del Filo d’Oro sono stati conquistati dalla novità dell’idea «per Therabel un modo per farsi ricordare, oltre che per i suoi prodotti, per il suo impegno sociale; per la Lega del Filo d’Oro e le altre associazioni che hanno beneficiato dell’iniziativa, una preziosa opportunità per ricevere un concreto sostegno e per sensibilizzare sull’attività svolta che, è importante ricordarlo, può essere portata avanti solo grazie alla solidarietà di tanti».
Un’azione di Csr aziendale per Therabel, certo, ma anche una modalità capace di creare un rapporto tra l’organizzazione, la sua mission e le persone coinvolte nell’iniziativa? Secondo le onlus sì.
«La mission essenziale di Admo» spiegano dall’associazione «è quella di divulgare in modo sempre più ampio nell’ambito della popolazione italiana la conoscenza dei vari aspetti della donazione di midollo osseo e delle cellule staminali ematopoietiche: dalle patologie in cui è utile il trapianto a quelle in cui è essenziale; dalle modalità attraverso le quali si diventa potenziali donatori a quelle con cui si diventa donatori effettivi. Ci auguriamo che le persone coinvolte nell’iniziativa, per prime, abbiano colto questa necessità e che in futuro, laddove se ne intraveda la possibilità, si possa sviluppare una proficua collaborazione».
Per Amref inoltre «una modalità così partecipativa consente, al di là della donazione economica, di creare una relazione solida tra tutti i soggetti coinvolti, che auspichiamo possa consolidarsi e crescere nel tempo».
Infine, per la Lega del Filo d’Oro «L’iniziativa Therabel ci è sembrato un modo utile ed efficace per sensibilizzare ulteriormente i 25.000 medici che ha avuto come destinatari sull’attività della Lega del Filo d’Oro e in particolare sulle persone che alla nostra associazione si rivolgono, per poter entrare in contatto quanto prima possibile con eventuali utenti e far sì che tante famiglie in difficoltà possano essere tempestivamente aiutate a trovare le risposte più adeguate ai loro bisogni».
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