Politica

Locri, oltre 15 mila persone alla marcia della speranza

Studenti, cittadini e istituzioni sfilano per le vie della città calabrese contro la 'ndrangheta. Il governatore, Loiero: ''Qualcosa sta combiando''. Intanto è cominciata Civitasmed a Cosenza con

di Redazione

Locri, oltre 15 mila persone alla marcia della speranza Studenti, cittadini e istituzioni sfilano per le vie della città calabrese contro la ‘ndrangheta. Il governatore, Loiero: ”Qualcosa sta combiando” Locri, 4 nov. (Adnkronos/Ign) – Sdegno e rabbia. Sono questi i sentimenti colti sui visi di migliaia e migliaia di studenti, che insieme a tanti cittadini, questa mattina hanno percorso le vie principali di Locri per protestare contro la ‘ndrangheta. Oltre 15 mila persone, soprattutto giovani, hanno partecipato alla marcia della speranza, indetta dal sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e da quello di Cosenza, Eva Catizone, proprio nella cittadina calabrese dove, il 16 otttobre scorso, è stato ucciso il vicepresidente del consiglio regionale Francesco Fortugno. Dal lungomare il corteo ha attraversato le vie principali della città fermando qualche minuto davanti a piazza dei Tribunali, davanti al Comune, davanti a palazzo Nieddu e sotto l’abitazione del vicepresidente del consiglio regionale. Qui i giovani hanno scandito il nome di Francesco Fortugno con slogan come ”Franco è vivo e sfila qui con noi”. Immediatamente la vedova della vittima Maria Grazia Laganà è scesa in strada insieme ai suoi figli e ha salutato i ragazzi definendoli ”più coraggiosi e anche più preparati” rispetto ai giovani del passato”. Alla vedova si sono avvicinati il viceministro Mario Tassone, il presidente del consiglio regionale Giuseppe Bova ed alcuni sindaci. ”Saremo insieme in tutto -ha detto poi la donna congedandosi dalla folla – Siamo con voi e tutti voi siete in noi. Vi ringrazio, vorrei abbracciarvi tutti quanti”. Tra i tanti slogan urlati dagli studenti prima e dopo la partenza della marcia anche questo: ”chi non salta un mafioso è” e ”siamo stanchi della mafia del Sud”. Un fascio di fiori con su scritto ”i giovani del Sud” è stato depositato al cancello di ingresso di Palazzo Nieddu. Tanti gli striscioni che si ispirano a opere di artisti famosi ed emblematici. Uno fa riferimento all’ ‘Urlo’ di Munch e recita: ”Munch ha dipinto, noi gridiamo forte no all’omerta”’. E ancora: ”la mafia uccide il silenzio pure”, ”la Calabria si ribella”. ”Qualcosa sta cambiando nelle viscere di questa regione”, ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero commentando la ”grande partecipazione” di giovani alla marcia. ”Quando inevitabilmente le luci su Locri si saranno spente – ha aggiunto – la società calabrese avrà subito un cambiamento profondo, espresso soprattutto dalla grande partecipazione dei giovani che in passato esprimevano il senso della loro ribellione emigrando, mentre adesso scelgono di rimanere qui con tutti i rischi che ciò comporta”. Giornata di apertura a Civitasmed ricca di presenze significative e di vivaci interventi istituzionali e del mondo del non profit per Civitas Med (Cosenza, dal 4 al 6 novembre 2005) appartenente al circuito Civitas (la mostra convegno della solidarietà e dell?economia sociale e civile che da dieci anni si realizza in primavera a Padova). Il non profit e il terzo settore sono strade alternative su cui investire per reagire concretamente all?ingiustizia e allo strapotere della mafia, per sollevare la testa con dignità e mostrare l?altro volto dell?Italia del Mezzogiorno capace di unirsi e crescere come comunità sociale, civile e politica nel segno della collaborazione e della partecipazione. È questo il forte messaggio e il clima che si respirano girando tra le oltre cento realtà (associazioni di volontariato, cooperative sociali, fondazioni, enti pubblici e privati del terzo settore?) presenti all?interno delle cupole geodetiche di Cosenza, al centro della Calabria. «Civitas Med è un?esperienza significativa perché consente alle risorse del territorio di esprimersi ? ha dichiarato Savino Pezzotta, segretario nazionale della Cisl – perché parte dalla creatività e dalla realtà territoriale che esiste. In questo senso il non profit e il terzo settore sono risorse che permettono di fare impresa e produrre occupazione anche al Sud e tutto questo deve essere posto in contrapposizione alla mafia più di qualunque altra cosa. I giovani vogliono politiche meno ciniche e Civitas è una cosa grande nella sua sobrietà: significa che quando ci si mette insieme, si possono raggiungere grandi obiettivi». Il segretario della Cisl ha inoltre sottolineato l?atteggiamento positivo riscontrato nei giovani calabresi dopo l?omicidio di Fortugno: «I giovani chiedono di riscoprire una dimensione etica della politica». Pezzotta ha poi concluso il proprio intervento valorizzando ancora una volta l?esperienza di questa Civitas nel Mezzogiorno: «Il modo di essere del terzo settore, la sua umanità sono importanti: non dimentichiamo che il Sud può trarre molte opportunità da eventi come Civitas Med che si svolge nel cuore del Mediterraneo, un ?confine liquido? che permette di sfoderare potenzialità immense nei confronti del Nord Africa».


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