Non profit
l’obiettivo: incidere sul cambiamento del quartiere
Un piano di coesione sociale nella zona sud di Milano
di Redazione
Una rete di dodici organizzazioni non profit,
fra le quali anche Comune
e Asl, per migliorare
la qualità della vita
nelle periferie.
Questo lo scopo del progetto di coesione sociale Arcipelago MazziniNel 2009 la cooperativa sociale La Strada ha dedicato parecchie energie al settore dell’housing sociale, spinta dalle esigenze sempre più pressanti di centinaia di persone in difficoltà che vivono a Milano. «E sarà anche il settore in cui investiremo nel 2010, mettendo a disposizione circa 120 posti letto, in oltre 40 alloggi destinati all’accoglienza temporanea di persone e nuclei familiari in grave emergenza abitativa», precisa il presidente Gilberto Sbaraini (nella foto). «Ci troviamo di fronte a richieste sempre più urgenti e diversificate, provenienti da mamme sole con bambini, anziani, disoccupati, che si trovano senza una casa».
«La crisi non è uno slogan, ha comportato un impoverimento generale e ha colpito fasce già deboli, in particolare per l’accoglienza di donne sole con bambini. Oltre alla struttura di via Romilli, abbiamo aperto nel 2009 una nuova casa, che gestiamo insieme all’associazione Nocetum, mentre nelle prossime settimane inaugureremo una terza sede situata in un appartamento confiscato alla criminalità. Inoltre quest’anno apriremo una casa alloggio per padri separati», aggiunge Sbaraini.
Le attività de La Strada continuano a coprire un ampio raggio d’azione, con servizi rivolti prevalentemente a pre-adolescenti e adolescenti. Nel prossimo mese di marzo saranno inaugurati alcuni nuovi laboratori nella sede di Corvetto. «La costruzione di questi laboratori è stato l’investimento più importante del 2009, in parte sostenuto anche dalla Fondazione Cariplo, che ci permetterà di offrire ai ragazzi diverse occasioni di formazione e avviamento al lavoro nel settore della ristorazione».
Negli ultimi anni è cresciuta e si è radicata la presenza della cooperativa La Strada nel quartiere Corvetto: «Siamo diventati un vero e proprio punto di riferimento per famiglie, giovani e adulti in difficoltà, ma anche per le scuole, i servizi sociali, le associazioni del territorio», considera Gilberto Sbaraini. «Pertanto assume un particolare significato il progetto di coesione sociale denominato “Arcipelago Mazzini”, che continuerà anche nei prossimi anni e che ci vede coinvolti come capofila di una rete di 12 organizzazioni, tra le quali anche l’Asl e il Comune di Milano». Il focus del progetto è lo sviluppo della rete territoriale. «L’esperienza di questi anni ci ha mostrato, in modo evidente, che i cambiamenti avvengono più facilmente quando le diverse risorse dello stesso territorio riescono a collaborare per un obiettivo comune e condiviso. Contrariamente a ciò che si può pensare, al Corvetto non mancano persone e organizzazioni impegnate e appassionate. Nel corso di quest’anno oltre a consolidare i risultati ottenuti, auspichiamo di tagliare nuovi traguardi».
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