Non profit
Lo strano caso del 2 per mille alla cultura
Finalmente emanato il decreto attuativo necessario per definire criteri di ammissibilità e procedure di iscrizione agli elenchi degli enti beneficiari del 2×1000 alla Cultura sul sito del MIC: ma le modalità non convincono organizzazioni culturali e fundraiser. Mancano meno di 10 giorni per iscriversi!
di Redazione
Dal 16 aprile 2021 è attivo sul sito del nuovo MIC il Portale dei Procedimenti per l’iscrizione agli elenchi degli enti beneficiari del 2×1000 alla Cultura (https://www.beniculturali.it/comunicato/avviso-iscrizioni-af-2021-2xmille-alle-associazioni-culturali).
La notizia è apparsa senza troppo clamore sul sito del MIC venerdì 16 aprile alle ore 19:56: in realtà solo da lunedì 19 aprile le associazioni culturali hanno potuto accedere alle procedure. Restano quindi meno di 10 giorni, dal 19 al 26 aprile, per iscriversi nelle liste del Ministero!
Ricordiamo che il 2xmille alla cultura, replica della misura analoga del 2016, è stato reintrodotto dal legislatore con l’art. 97-bis del D.L. 104/2020 (convertito in legge 126/2020) con riferimento al 2021. Lo strumento permette al contribuente di destinare il 2xmille della propria Irpef per il 2021 ad una associazione culturale regolarmente iscritta all’elenco dei beneficiari definito dal Ministero della Cultura come ulteriore strumento di supporto al settore culturale, tra i più colpiti dalle chiusure causate dall’epidemia COVID-19 come riporta anche la recente ricerca di Symbola pubblicata la scorsa settimana.
“Molte di queste organizzazioni, proprio perché operanti nel campo culturale, sono state messe a dura prova dalle misure contenitive della pandemia – dichiara Nicola Bedogni Presidente dell’Associazione Italiana Fundraisier – ed è per questo che la reintroduzione del 2×1000 era sembrata una possibilità importante, sebbene con risultati sugli anni a venire. Più di un fattore ci fa sospettare che anche in questa occasione lo strumento del 2xmille alla cultura non possa purtroppo esprimere tutte le sue potenzialità
L’allarme giunge dal Presidente di Assif – Associazione Italiana Fundraiser ed in particolare dai membri del neonato “Tavolo per il fundraising culturale”, che si dicono molto preoccupati che questo importante strumento fiscale promesso alle associazioni culturali possa rivelarsi un fallimento annunciato o comunque non essere efficace rispetto ad una platea che mai come ora ha bisogno di sostegno.
L’inspiegabile ritardo con cui sono usciti i criteri rispetto al periodo di dichiarazione dei redditi ormai alle porte, crea già non poche difficoltà alle organizzazioni che volessero strutturare campagne di sensibilizzazione al 2×1000. Dopo questa breve finestra aperta dal Ministero per far iscrivere gli interessati, l‘elenco provvisorio degli iscritti verrà infatti pubblicato solo entro il 10 maggio, mentre per avere una risposta definitiva bisognerà purtroppo aspettare il 10 giugno, data entro la quale il MIC renderà noto l’elenco definitivo con ammessi ed esclusi.
Conoscendo il settore e i le tempistiche necessarie per programmare una campagna di successo, i fundraiser di ASSIF hanno elaborato tre proposte concrete rivolte al Ministero:
1. Prolungare il tempo di accesso per fare domanda di iscrizione nelle liste degli aventi diritto: una finestra di meno di 10 giorni lavorativi non è assolutamente adeguata a far iscrivere tutte le associazioni culturali che potrebbero beneficiare di questa opportunità;
2. Riportare il tetto a 100 milioni di euro: nel 2016 sono state oltre 1.100 le associazioni culturali iscritte e ammesse al riparto, per un ammontare complessivo di circa 12 milioni di euro. Dopo questa prima esperienza, il Ministero ha fissato il tetto proprio a 12 milioni di euro, senza tenere conto che il modesto risultato ottenuto in occasione della prima edizione era dovuto a motivi molto simili a quelli che stiamo ritrovando dopo 5 anni ovvero:
– scarsissima comunicazione sullo strumento,
– poco tempo per iscriversi alle liste,
– comunicazione dei beneficiari in ritardo rispetto alle scadenze fiscali per riuscire a programma una vera e propria Campagna 2xmille efficace.
3. Fare una campagna di promozione efficace e a larga scala del 2 per mille alla cultura: l’esperienza positiva dell’Art Bonus ha dimostrato che un’adeguata sensibilizzazione dei cittadini e delle organizzazioni culturali porta risultati molto positivi. Per questo sarebbe davvero importante che il MIC stesso si impegnasse per promuovere al meglio il 2xmille alla cultura, sia ricordando modalità e tempistiche per accedere alle liste, sia – dopo il 10 maggio – ricordando ai cittadini questa nuova opportunità per sostenere le organizzazioni culturali.
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