Sostenibilità

Lo spreco alimentare si combatte anche in azienda

Il progetto CiboAmico, nato dalla collaborazione tra il Gruppo Hera e Last minute market, ha permesso di recuperare quasi 138mila pasti dalle mense della multiutility, per un valore totale di 570mila euro, evitando 61 tonnellate di rifiuti

di Redazione

Una persona con la mascherina che tende un piatto pieno verso le mani di un'altra persona

Mentre in molti luoghi del pianeta l’accesso al cibo è ancora un problema, lo spreco di prodotti alimentari rimane altissimo: nel 2023 sono state ben 931 le tonnellate di derrate buttate nel mondo. Per questo motivo diventa sempre più importante mettere in luce le buone pratiche e le esperienze positive che hanno preso piede e che stanno crescendo negli ultimi anni. Una di queste è CiboAmico, progetto nato 15 anni fa dalla collaborazione tra il Gruppo Hera e Last minute market, impresa sociale e società spin off dell’università di Bologna, che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità alimentare.

I numeri dell’iniziativa parlano chiaro: dal 2009 a oggi sono quasi 138mila i pasti recuperati nelle mense del Gruppo Hera, per un valore totale di circa 570mila euro, evitando la produzione di circa 61 tonnellate di rifiuti (corrispondenti a circa 133 cassonetti) e l’emissione di oltre 250 tonnellate di anidride carbonica. Senza contare i consumi di acqua, energia e terreno che sarebbero stati necessari per confezionare quei pasti.

«Secondo l’Osservatorio di Waste watcher international, in Italia ogni persona butta mensilmente oltre due chili di cibo e l’impatto economico dello spreco alimentare supera i 13 miliardi di euro», commenta Filippo Bocchi, direttore valore condiviso e sostenibilità del Gruppo Hera. «Per ridurre lo spreco sono fondamentali le azioni concrete anche nel settore della ristorazione collettiva: ecco perché da anni con il progetto CiboAmico recuperiamo il cibo non consumato nelle nostre mense, e solo nel 2023 siamo riusciti a donare oltre 12 mila pasti alle persone in difficoltà. Un risultato importante, tanto che quest’anno abbiamo deciso di estendere CiboAmico anche alla mensa di Cesena, che va ad aggiungersi alle altre 8 dove l’iniziativa è già presente».

Filippo Bocchi, direttore valore condiviso
e sostenibilità del Gruppo Hera

Come funziona CiboAmico

Grazie a CiboAmico, nel pieno rispetto di tutte le norme igieniche e sanitarie previste, vengono recuperati e donati i pasti non consumati dalle mense aziendali del Gruppo Hera. CiboAmico finora ha coinvolto otto mense emiliano-romagnole (Bologna, Granarolo dell’Emilia, Imola, Rimini, Ferrara, Ravenna, Modena e Forlì) e da quest’anno viene esteso anche a quella di Cesena.

Solo nel 2023 sono stati recuperati più di 12mila pasti (5,6 tonnellate di cibo, pari a quasi 49mila euro) a favore degli enti non profit del territorio che assistono centinaia di persone in difficoltà. Il progetto, infatti, è pensato nell’ottica della lotta allo spreco alimentare e della transizione verso un’economia circolare, con benefici di tipo economico, ambientale e sociale.

La foto in apertura è stata fornita dall’ufficio stampa del Gruppo Hera

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.