Non profit

Lo spot? Ora puoi fare il paragone

Pubblicità comparativa. È in arrivo una direttiva comunitaria.

di Monica Salvatore

Pubblicità comparativa. È in arrivo una direttiva comunitaria. Vantare le caratteristiche di un prodotto paragonandolo esplicitamente ad un altro dello stesso genere è attualmente il sogno proibito di molti pubblicitari. Un sogno destinato a diventare ben presto una realtà e a dare il via a una guerra senza esclusione di colpi se la proposta di direttiva sulla pubblicità comparativa, attualmente all?esame del Consiglio dell?Unione europea, proseguirà senza intoppi il suo iter e sarà definitivamente adottata, come previsto, entro i prossimi due o tre mesi. La nuova normativa, una volta varata, aprirà la strada ai paragoni, purché pertinenti, tra prodotti e servizi anche se le pubblicità commerciali nelle quali si faccia chiaramente riferimento a un altro concorrente o ai suoi prodotti o servizi dovranno rispettare determinate regole. A tutela dei consumatori, ma anche delle ditte concorrenti, è previsto, per esempio, che la pubblicità in questione non possa essere realizzata in modo da trarre in inganno il pubblico: deve fare riferimento a caratteristiche o proprietà, prezzo compreso, obiettivamente verificabili dal cliente. Non si deve inoltre creare confusione tra prodotti, marchi e servizi analoghi e non si deve arrecare discredito né sfruttare indebitamente la notorietà dei concorrenti. Dal momento dell?approvazione della rivoluzionaria direttiva, gli Stati membri avranno trenta mesi per recepirla negli ordinamenti interni.


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