Volontariato

Lo sportello del viaggiatore Barriere coralline, anche tu le puoi difendere

A settembre mi sposo e volevamo fare un viaggetto… come posso fare?

di Emanuela Citterio

A settembre mi sposo e volevamo fare un viaggetto… come posso fare? Chiara, Mestre (e:mail) Iviaggi di nozze sono una nuova frontiera del turismo responsabile. Si tratta di fare un’esperienza di vita che, inserita in un momento particolarissimo, diventa doppiamente intensa. Nulla di sacrificato però: il catalogo del Tures di Brescia, pioniere tra i soci di Aitr nel proporre quest’idea di viaggio, offre diverse destinazioni e possibilità in base a gusti personali e tempi a disposizione secondo le regole classiche del turismo responsabile. Il valore concreto di questi viaggi, oltre che essere ovviamente importante per coloro che li fanno, è la promozione dei valori etici alla base della scelta degli sposi che verranno promossi e condivisi il più possibile con parenti e amici. La classica proiezione di diapositive al ritorno sarà un’opportunità per far vedere nel concreto come sia possibile coniugare turismo con solidarietà. Ho letto che il 30% delle barriere coralline di Sharm el Sheik è già stato rovinato dai turisti. Ma non ci sono leggi cui l’industria turistica si deve attenere? E il turista, che decisioni può prendere? Ivan Maggioni, Parma(e:mail) La situazione delle barriere coralline dei mari tropicali è fortemente compromessa a causa di diversi problemi, non ultimo uno sviluppo turistico a discapito della principale risorsa disponibile a queste latitudini, quella ambientale. A Sharm el Sheik si tenta ora di correre ai ripari con la creazione di un Parco marittimo e con severi divieti che impediscono il prelievo del corallo, l’ancoraggio delle navi sulla barriera e il decongestionamento turistico. A Hurgada purtroppo il danno è ormai irreversibile. L’industria turistica ha operato e opera spesso in mancanza di una legislazione nazionale in materia ambientale. I Paesi del Sud del mondo, sbagliando, hanno dato mano libera all’imprenditoria locale e multinazionale nella speranza che il turismo generasse risorse e posti di lavoro. Ma uno sviluppo che non sia sostenibile non può essere la base di futuro benessere. Sono un’eccezione ancora gli imprenditori che autonomamente applicano misure adeguate per proteggere quello che in definitiva è il cuore del loro business. Per questo motivo il ruolo del turista-consumatore è fondamentale. Bisogna chiedere informazioni e spiegazioni sul perché in un determinato villaggio si spreca l’acqua o non esiste un depuratore, oppure perché non vengono rispettate ad esempio le tartarughe che annidano sulle spiagge. I tour operator cominciano a fare i conti con una nuova generazione di turisti che vuole conoscere, divertirsi, ma tiene al fatto che anche i nipoti possano un giorno visitare gli stessi posti tra dieci, venti anni. Può sembrare poco, ma è soltanto l’inizio.


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