Cultura
Lo sport alimenta i sogni dei ragazzi: lo raccontano questi libri
Lo sport porta i ragazzi e le ragazze dove nessuno li ha pensati. Alimenta i loro sogni, gli consente di guardare con speranza al futuro. Di questo tipo di sport qui raccontano i libri che abbiamo selezionato per la nostra consueta rubrica. E a questo tema è dedicato anche il numero di VITA magazine di luglio/agosto
I bambini e i ragazzi si presentano in palestra o in piscina con una richiesta semplice e diretta: «Posso giocare?». Accanto a questa c’è un’altra domanda, per lo più implicita, carica di speranza, a volte di preoccupazione: quella dei genitori che avvicinano i figli al mondo dello sport per cercare di offrire loro un contesto formativo positivo. Due appelli diversi, che vanno accolti e presi molto sul serio. E che esigono la risposta ad alcune questioni cruciali: lo sport fa bene? Aiuta a crescere? Forma il carattere? Include o seleziona?
Lo sport, per nostra fortuna, quello vero, quello praticato, non quello infarcito di talk show, gossip e spot pubblicitari, continua ad alimentare i sogni di tante ragazze e tanti ragazzi, è fonte di gioia, aiuta a crescere e consente di guardare con speranza al futuro.
Di questo tipo di sport qui raccontano i libri che abbiamo selezionato per la nostra consueta rubrica. E a questo tema è dedicato anche il numero di VITA magazine di luglio/agosto (clicca qui per scaricare il numero dallo store di vita.it)
Sport, pratiche culturali e processi educativi
di Maurizio Merico, Angelo Romeo, Mario Tirino
FrancoAngeli
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Il libro esamina l’intreccio tra processi educativi formali e non formali, il ruolo dello sport come inclusione sociale, la mediatizzazione dello sport, le trasformazioni nelle pratiche di consumo, le questioni metodologiche che emergono nell’osservazione delle pratiche sportive.
Al fine di restituire al lettore la complessità dei fenomeni sportivi nella società contemporanea, il volume presenta riferimenti teorici, approcci metodologici e prospettive di ricerca molteplici. Ne risulta uno strumento capace di mettere a disposizione di studenti, operatori e studiosi un quadro delle principali linee di ricerca sullo sport contemporaneo e stimolare nuovi percorsi di analisi e riflessione.
Lo sport è ancora un gioco. Imparare da vittorie e sconfitte
di Paolo Crepaz
Erickson
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Nello sport, la meta è diventata più importante del cammino? Perché chi arriva secondo è considerato perdente? L’errore, le sconfitte, sono alla base del successo? A queste e a molte altre domande risponde Paolo Crepaz, con l’aiuto di storie e di sportivi che hanno saputo vincere e perdere. Lo sport, per nostra fortuna, quello vero, quello praticato, non quello infarcito di talk show, gossip e spot pubblicitari, continua ad alimentare i sogni di tante ragazze e tanti ragazzi, è fonte di gioia, aiuta a crescere e consente di guardare con speranza al futuro. Queste riflessioni rivolte ad atleti, genitori, insegnanti, tecnici e operatori sportivi, mirano ad avvicinare allo sport secondo una prospettiva equa e inclusiva.
Rivali. Sfide leggendarie che hanno cambiato lo sport
A cura di «l’Ultimo Uomo»
Einaudi
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La rivalità è uno stimolo costante a migliorarsi, il motore dello sport. Quante vittorie, quanti record individuali sono, almeno in parte, merito anche di chi viene sconfitto, del secondo classificato? In molte storie raccontate in questo libro, la rivalità è la scintilla che serve a migliorare reciprocamente gli atleti. .
Enzo Maiorca e Jacques Mayol raccontati da Marco D’Ottavi
Muhammad Ali e Joe Frazier raccontati da Daniele Manusia
John McEnroe e Björn Borg raccontati da Emanuele Atturo
Nadia Comaneci e Nellie Kim raccontati da Tiziana Scalabrin
Michael Phelps e Chad Le Clos raccontati da Dario Saltari
Ayrton Senna e Alain Prost raccontati da Alfredo Giacobbe
Usain Bolt e Justin Gatlin raccontati da Tommaso Giagni
Maradona e Pelé raccontati da Fabrizio Gabrielli
Billie Jean King e Margaret Smith Court raccontati da Elena Marinelli
Michael Jordan e Kobe Bryant raccontati da Dario Vismara
Due rivali sono necessari l’uno all’altro, la storia dell’uno appartiene, almeno in parte, anche all’altro. In fondo, come tutte le faccende umane, lo sport è fatto soprattutto di relazioni
L’Ultimo Uomo
Calze in cashmere, vita di un’atleta paralimpica
Federica Maspero, Prefazione di Adriano Panatta
Edizioni San Paolo
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Federica Maspero oggi ha i numeri di una grande atleta paralimpica ed è una medica oncologa.
La sua vita è ricca di sfide e soddisfazioni: il giorno del suo ventiquattresimo compleanno viene colpita da una meningite fulminante e rimane in coma farmacologico per due mesi. Quando si risveglia, scopre di aver subito l’amputazione di entrambe le gambe a partire dal ginocchio. Questa sconvolgente esperienza la coglie nel mezzo dei suoi studi di medicina e dei suoi progetti giovanili. E allora Federica riprende in mano la sua vita da capo. In questo libro racconta la sua vita straordinaria, non solo di atleta tenace e capace di raggiungere obiettivi ambiziosi a livello internazionale, ma anche di donna a tutto campo: nel lavoro, nei sentimenti, nel desiderio di maternità.
Mille briciole di luce
di Silvia Vecchini
Il Castoro
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Questo libro parla di ragazzi e ragazze che riescono a vedersi dove nessuno li ha pensati.
Danni è una sorta di Billy Elliot dei giorni di oggi: solo che il suo sogno è quello di praticare la ginnastica ritmica, uno sport che è territorio esclusivo delle ragazze. Ma cosa può pensare la gente di paese di un ragazzo che ama volteggiare con grazia? Tutto può cambiare in un attimo: Danni subisce un’aggressione violenta di stampo omofobo. Ma intanto, forse, per lui è arrivato il momento di volare ancora più in alto, se vuole seguire se stesso e andare oltre gli sguardi superficiali del mondo
Yoga a raggi liberi. Surya Namaskar
di Patrizia Saccà
Autoprodotto
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Yoga a Raggi Liberi è il Saluto al Sole pensato anche per persone con disabilità motoria, e non solo, ideato e studiato da Patrizia Saccà, campionessa paralimpica di tennistavolo e prima insegnante italiana di Yoga in carrozzina. L’autrice rompe il pregiudizio sullo yoga non accessibile, riconducendo all’essenza stessa di questa antica disciplina, che non è certo ginnastica.
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