Politica

Lo slalom gigante del buon governo

Giochi e numeri che non quadrano.

di Sandro Calvani

D a molti anni le Nazioni Unite hanno raggiunto un consenso circa una definizione ?universale? di governabilità e buon governo. “Governabilità è il processo attraverso il quale le istituzioni pubbliche conducono gli affari pubblici, gestiscono risorse pubbliche e garantiscono la realizzazione dei diritti umani”. “Un buon governo compie tali doveri in un modo essenzialmente privo di abusi e di ogni forma di corruzione con pieno rispetto delle norme di legge”.
Recentemente il concetto di buon governo è stato definito ancor più chiaramente grazie ai lavori della Commissione Onu dei diritti umani. Ad esempio, una risoluzione dell?aprile 2000 ha identificato gli attributi chiave del buon governo contemporaneo: trasparenza, responsabilità, capacità di render conto, partecipazione e capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini. La stessa risoluzione metteva in relazione diretta la governabilità con un?ambiente politico che conduce al godimento di tutti i diritti umani, alla promozione della crescita e allo sviluppo umano sostenibile. Nel sottolineare l?importanza della cooperazione internazionale e della cooperazione allo sviluppo per garantire il buon governo in Paesi che hanno bisogno di appoggio esterno, l?Onu ha riconosciuto il valore dei partenariati e l?inappropriatezza di approcci basati su ricette prestabilite. Inoltre, gli attributi chiave suddetti fanno capire il chiaro consenso internazionale sul fatto che lo sviluppo sostenibile e il buon governo si devono basare sui diritti umani. Di conseguenza la Commissione sui diritti umani ha invitato le nazioni a fornire esempi di attività di buon governo con l?obiettivo di compilare una raccolta di buone pratiche.
Rimane però non risolto un problema che i più non vogliono vedere e pertanto lo nascondono sotto il tappeto nel dibattito politico e nelle reti d?informazione nazionale e internazionale. Quando le buone pratiche professionali non sono applicate da altre categorie di servizi (come ad esempio i dentisti, i piloti d?aereo, gli avvocati, i medici e chirurghi, i ristoratori etc.) i colpevoli vengono messi ?fuori servizio? e privati della licenza, in modo che non possono più nuocere. Per i politici, invece, ogni errore e abuso nel buon governo è quasi ovunque ?impunibile?. Si tratta di un malinteso ?diritto democratico di rappresentanza?, cioè che chi è eletto ha diritto di sbagliare senza considerare peraltro che spesso gli errori di malgoverno sono intenzionali. L?elezione a governante potrebbe invece essere equiparata all?esame di Stato di accesso ad altre professioni. L?elezione darebbe diritto dunque a prestare servizio di governo secondo i codici di buona condotta suddetti, non un diritto a governare male.

Le opinioni qui espresse non rappresentano
necessariamente l?opinione delle Nazioni Unite

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