Famiglia

Lo scivolone di Frattini sui permessi studio

Fa un'interrogazione per chiedere la nascita di una commissione già esistente

di Sara De Carli

«Mi auguro che il governo continui a far vincere i bambini, proseguendo quella politica di dialogo con le istituzioni bielorusse, intrapresa nel 2008 dal Ministero degli Esteri, e che ha portato in questi anni a realizzare i sogni di tanti ragazzi di quel Paese: quello di poter credere in un futuro più giusto e di poter finalmente avere una famiglia»: scrive così oggi sul suo blog, Diario Italiano, l’ex ministro Franco Frattini.

Frattini aveva avviato i dialoghi con le istituzioni bielorusse, non solo per sbloccare le adozioni internazionali (in stallo per anni), ma anche per avviare un’intesa per permessi di soggiorno lunghi, che coprissero un intero ciclo di studi. «Negli ultimi tre mesi, tuttavia, non si hanno più notizie di iniziative concrete del governo italiano per proseguire ed ampliare le possibilità di adozioni in Italia di questi bambini. Così come non si hanno notizie della costituzione della Commissione mista italo-bielorussa per il settore dell’istruzione», scrive Frattini. Dichiarando di aver presentato un’interrogazione parlamentare, il 16 febbraio, ai ministri Porfumo e Terzi, proprio su questi temi.

L’interpellanza però, secondo Avib, è uno scivolone: la Commissione del MIUR infatti non solo è nata ma è già stata con successo a Minsk l’8 febbraio. E nella commissione dell’8 febbraio a Minsk sull’Accordo Istruzione c’era peraltro, sottolinea sempre Avib, anche un alto funzionario del Ministero di Riccardi, «cosa che nel precedente governo non era mai accaduto perchè i due ministeri (MAE e famiglia) lavoravano separati».


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