Welfare

Lo sballo è online

In aumento la vendita di droghe attraverso internet. Sempre più diffusa la moda di comprare sostanze chimiche lecite per fabbricare sostanze psicoattive fai da te

di Antonietta Nembri

Droga online. È boom. Solo negli ultimi sei mesi gli accessi ai siti dedicati alla vendita di droga sono aumentati del 60%. I dati relativi a questo fenomeno che interessa sempre di più il mondo giovanile sono stati presentati alla quinta conferenza nazionale sulle droghe. Sempre più spesso, inoltre, sostanze chimiche in sé lecite e utilizzare in normali processi industriali diventano materie prime per la preparazione di sostanze illecite. A facilitare il tutto la loro alta reperibilità su internet e il loro costo basso: diventano un prodotto di facile acquisto anche tra i giovani che le utilizzano come base per sintetizzare sostanze illecite dagli effetti psicoattivi.
 
Tra due anni, nel 2011, si prevede un incremento del 30% rispetto al 2008 delle droghe prodotte con metodologie fai da te, grazie all’aumento della commercializzazione delle sostanze via web.


Tre sono, secondo varie organizzazioni internazionali, i principali elementi che destano preoccupazione. Innanzitutto il grande aumento delle farmacie online che vendono medicinali senza prescrizione medica (su 100 farmacie online individuate su Google nel Regno Unito, l’82% non richiede alcuna prescrizione medica) mettendo così a disposizione degli acquirenti anche benzodiazepine e oppiacei. Il secondo elemento è il costante incremento di negozi online che vendono sia sostanze psicoattive sia sostanze controllate, come Lsd, ecstasy e cannabis. In vendita in rete si trovano oltre 200 i prodotti psicoattivi in siti che commercializzano anche prodotti per coltivare prodotti vegetali e altri parafernalia per aumentare gli effetti delle sostanze vegetali consumate. La commercializzazione, inoltre, è avvantaggiata da un sistema di corrieri postali che non esercitano adeguati controlli sui pacchi trasportati: su 1.553 colli postali importati negli Usa contenenti prodotti medicinali l’88% è risultato contenere prodotti di naturali illegale. Un’indagine condotta dalla Polizia postale nel 2007 ha rintracciato oltre mille pacchi postali provenienti dall’Olanda e arrivati a Milano, il contenuto dei pacchi sequestrati era costituito da droghe leggere, per lo più marijuana e funghi allucinogeni, mentre i documenti di viaggio dichiaravano come contenuto libri.


Non mancano infine forum, blog, chatroom e social network in cui gli utilizzatori di droghe si scambiano informazioni sui nuovi articoli disponibili in rete. In soli due anni di osservazione della rete da parte del progetto “Psychonaut 2002” della Commissione europea sono state individuate 92 nuove sostanze psicoattive.
«Lo strumento che il Dipartimento Politiche antidroga sta utilizzando per affrontare questa situazione è il Sistema nazionale di allerta precoce» ha detto il capo dipartimento, Giovanni Serpelloni. «Grazie a una stretta collaborazione con le forze dell’ordine specializzate, a una sinergia con i vari centri di ricerca internazinale e alla disponibilità di tecnologie avanzate come il software Geo Drugs Alert, è possibile tenere monitorata la rete Internet e raccogliere le informazioni che vengono individuate».


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