Volontariato

Livio Senigalliesi punto com. Fotogiornalismo online

Riccardo Bagnato ci presenta il sito del noto reporter di guerra.

di Riccardo Bagnato

Livio Senigalliesi lavora da più di dieci anni come reporter di guerra per le maggiori testate nazionali ed estere, oltre ad aver prestato servizio come volontario nei campi profughi della Macedonia per conto del Cesvi. Ha ottenuto la nomination per il prestigioso Bayeux War Corrispondent Award ?98 (Prix Bayeux des Correspondants de Guerre 2001). E, quest?anno, è il vincitore del PDN Annual Photo contest (Photo District News Online), nella categoria web site (Livio Senigalliesi). Un sito curato insieme a Silvia Ruju, Cinthia Mantegazza e Anna Aliverti, non tanto di fotografia, ma di fotogiornalismo online. Che, per la cura con cui è stato sviluppato e viene mantenuto, offre non solo immagini e spaccati di realtà sconosciuta, ma ha la capacità e la forza di comunicare professionalità e passione per il proprio lavoro. Un esempio di come ?controinformazione?, termine abusato quando si parla di web, sia una definizione discutibile. In questo caso, infatti, non vi troverete solo davanti a un insieme di informazioni altrimenti ignorate, ma di fronte a un vero e proprio dossier che spazia dal teatro all?editoria digitale, alla guerra, mantenendo la fotografia al centro come strumento principe di testimonianza, ma soprattutto di documentazione. Il sito di Livio Senigalliesi vieta esplicitamente la riproduzione delle fotografie; utilizza il linguaggio flash (forse per ridurre i casi di scaricamento illecito di immagine), cosa che aumenta certamente la “godibilità” della visita (anche se appesantisce un poco la navigazione); fa ampio uso di frame (ovvero diverse pagine web che insieme comporranno la pagina web che il visitatore vede) e per questi motivi può risultare non sempre ‘usabile’. Ma accetta la sfida che le nuove tecnologie impongono, volenti e nolenti, ai più classici mezzi di comunicazione, fotografia compresa. E la vince appieno: grazie all?impianto complessivo del progetto, l?abbondanza di documenti, l?aspetto educativo, senza mai, come spesso accade in questi casi, diventare un sito esclusivamente di autopromozione. Complimenti.


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