Welfare

Livia Turco: «Caro Alemanno, non si governa con lo sfascismo»

La ministra della Solidarietà annuncia una legislatura di impegno a difesa delle "sue" leggi. «Quelle su immigrazione e assistenza sono le migliori possibili»

di Giampaolo Cerri

Livia Turco si appresta a lasciare il ministero, non la battaglia politica. Difenderà le “sue” leggi. Vita: Cosa la preoccupa di più? Livia Turco: La legge sull’immigrazione, ne difenderò strenuamente l’applicazione perché è una legge europea. Il centrodestra ha agitato per anni l’opinione pubblica, ora dovrà adottare qualche palliativo. Quando proverà a governare, si renderà conto che quell’impianto non si può toccare. Folle, ad esempio, introdurre il reato di immigrazione clandestina: avrebbero contro la Chiesa e si dividerebbe al suo interno. Senza contare che la via giudiziaria si risolverebbe in una gigantesca impasse. Vita: E l’immigrazione regolare? Turco: Chiederò la riforma dei diritti di cittadinanza, il voto per gli immigrati. Vita: Il Polo ha promesso un Testo unico per il non profit e la detassazione… Turco: Impegni importanti, continuando il lavoro che avevamo già intrapreso. Chiederemo di rispettare le promesse. Vita: E sulla famiglia? Turco: Agitano temi come la modifica della legge 194, ma sono fermi sugli aiuti veri. Vediamo se avranno il coraggio di vincolare al matrimonio gli interventi sociali. Parlano molto di fisco, ma la politica per la famiglia è altro. Vita: Alemanno ha detto che converrebbe smontare la legge sull’assistenza. Turco: Evidentemente non la conosce, gli lascerò sul tavolo al ministero il testo e tutti gli atti applicativi. Come ministro avrà un compito molto semplice: sollecitare le Regioni a fare i piani sociali regionali e poi il riordino delle invalidità e l’applicazione dell’articolo 12 sulle professioni sociali. Vita: Dia un consiglio a chi le succederà. Turco: Costruire, non sbaraccare. Se predilige lo sfascio, sappia che faremo le barricate. Altrimenti faremo un’opposizione ferma e costruttiva. Alemanno applichi la legge sull’assistenza, sarò la prima a riconoscerglielo.


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