Cultura
Liverpool, si compra casa con una sterlina
L’iniziativa è della municipalità per affrontare il drammatico declino del patrimonio immobiliare. Vendere la casa ad un prezzo simbolico a chi ha idee per ridar vita al quartiere...
di Anna Spena
Liverpool nel 1931 aveva 850mila abitanti. Oggi ne ha 470mila. Risultato Liverpool ha migliaia di case vuote e abbandonate. È una storia emblematica di declino in una società un tempo ricca e produttiva che non sa più come gestire il proprio patrimonio immobiliare. Nel 2002 John Prescott, vice ministro laburista, aveva lanciato un’iniziativa per aiutare Liverpool e altre città inglesi vittime della fine dell’era industriale: fondi destinati ai comuni perché comprassero e demolissero le case oramai rimaste senza nessun inquilino, ricostruendo sulla base dei nuovi bisogni abitativi. Il progetto, pur accusato di essere una “pulizia sociale” è andato avanti fino al 2010. Allora i fondi sono venuti meno e la municipalità di Liverpool si è trovata senza risorse per le demolizioni delle case acquistate, che sono state così semplicemente murate. Una situazione di vera depressione urbanistica. Fino a che, in uno dei quartieri più colpiti dal fenomeno, quello di Granby, il comune ha proposto, a chi voleva, di comprare la casa per una sterlina. Unica condizione: presentare un progetto che dimostri la volontà di investire energie umane per il riscatto del quartiere. C’è così chi si è presentato con l’idea di organizzare un coro, chi un club di giardinaggio. Le altre condizioni richieste erano quelle di essere ovviamente residenti a Liverpool, di avere un lavoro e di non essere proprietari di un altro alloggio: i candidati all’acquisto che si sono fatti avanti sono stati 2500. Il fatto di avere figli poi faceva salire nella graduatoria. Come pure il reddito, perché un buon reddito prelude alla diponibilità per fare lavori nella casa acquistata.
Stoke, pochi chilometri da Liverpool, ha avuto lo stesso destino; l’iniziativa è stata lanciata con le prime 31 case (su 750 richieste pervenute) nell’estate del 2014. L’impressione di un rilancio del quartiere coinvolto è stata contagiosa: poche settimane fa una casa nella zona è stata venduta a 40mila sterline. E l’amministrazione si chiede se si sia innescato finalmente un circolo virtuoso.
Intanto al di là della Manica c’è chi imita il modello inglese: Roubaix, nel Nord della Francia, ha provveduto a vendere le sue prime case vuote a un euro. Ancora meno…
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