Sostenibilità

Live Earth a pannelli solari

Successo o no, il multiconcertone organizzato da Al Gore & Co, il Live Earth, ha messo in luce per l’ennesima volta quanto la televisione stia arrancando nei confronti del Web

di Riccardo Bagnato

Successo o no, il multiconcertone organizzato da Al Gore & Co, il Live Earth, ha messo in luce per l?ennesima volta quanto la televisione stia arrancando nei confronti del Web. Nove milioni di utenti hanno fatto zapping con l?aiuto del mouse, preferendo lo schermo del proprio pc a quello di Mtv o La7, grazie soprattutto a Msn, portalone di Microsoft. Secondo quanto riportato da Karin Muskopf, direttore di Msn, il numero di file trasmessi in occasione dell?evento ha superato quelli del 2005 per il Live 8 contro la povertà. E così come allora, gli internauti potranno rivedere più volte le clip del Live Earth e inviarle tramite email nelle prossime settimane.

Ma veniamo al sito dell?evento: semplice e chiaro, salvo non contemplare una traduzione in italiano (d?altra parte l?Italia non era sede di nessuno fra gli otto concerti organizzati, sigh), ma una curiosità su cui vale la pena soffermarsi. Liveearth.org è stato infatti ospitato dal provider Affordable Internet Services Online Inc., il primo e finora solo centro hosting completamente alimentato da pannelli solari. Aiso, inoltre, è membro dell?organizzazione non profit U. S. Green Building Council (www.usgbc.org), da cui ha mutuato la policy aziendale. Un esempio per l?Italia?

www.liveearth.org

Usabilità: **** Contenuti: **** Software: *** Grafica: ***

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